Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

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27 giugno 2007

26/6/2007 - Insediamento - Discorso di Mussi

Mussi: sono Ministro solo da un anno e con risorse scarse, perché c'è urgenza di utilizzarle per sanare i conti pubblici. L'Italia è un Paese di qualità, ma per conservare questa qualità e tenere la sfida della competitività serve usare più risorse. Serve inoltre conservare il nesso tra la didattica e la ricerca, come già avviene in Italia, senza prescindere dalla centralità degli studenti.

Abbiamo in questo anno presentato una bozza, ripeto una bozza, dello Statuto degli Studenti Universitari e ci sono stati provvedimenti per fermare la moltiplicazione di sedi universitarie e di università telematiche; dobbiamo alzare la qualità e alzare il numero di iscritti all'università.

Paterna: il governo ha stanziato troppi pochi soldi per l'università.

[Il consigliere consegna all'onorevole ministro una busta alcune centinaia di cartoline che esprimono questo concetto, con la richiesta di portarle a Padoa Schioppa e agli altri Ministri per far capire loro che il problema è sentito.]

Mereu: è richiesta al Ministro la sua disponibilità, in particolare per quanto riguarda il diritto allo studio.

Mussi: l'università va peggio di come si potrebbe, ma meglio di come si parla sui giornali. Bisogna mirare all'efficienza, non ai soldi: non è vero che se si spende di più l'università va meglio e se si spende di meno l'università va peggio: puntiamo ad un uso più efficiente delle risorse, oltre che al loro aumento. Lo 0,88% del PIL in Italia è speso per l'università, la media europea è del 1,1%.

Cerchiamo di migliorare la capacità delle università a cercare finanziamenti privati, raddoppiare il budget previsto per il diritto allo studio (per coprire il 100% degli idonei), aumentare le borse.

Secondo alcuni bisognerebbe aumentare le tasse fino ai 15.000 €, così l'università la farebbero solo gli studenti veramente motivati, ma non è ancora tempo: la priorità sono risorse crescenti per l'università.

Ogni provvedimento ha bisogno di leggi, decreti, linee guida… ci vuole molto prima di arrivare ad una vera autonomia, oltre a dare una definizione precisa di autonomia.

Il Decreto sulle Classi di Laurea prevede la riduzione del numero dei corsi (ad oggi sono 5730, di cui molti a numero chiuso) e del numero di esami (alcuni ne hanno 60 in 5 anni).

Tra 20-30 anni il 90% dei laureati proverrà dal baricentro indo-pacifico (Usa-India-Cina-Giappone- Corea).

Facciamo crescere la consapevolezza pubblica su queste cose.

Kolletzek: bisogna dare più fondi a chi spende bene, meno fondi a chi li sperpera, serve maggiore trasparenza nei concorsi dei docenti, più spazio ai giovani. Non servono più studenti, ma studenti più motivati (tanti lasciano l'università). Ci vuole più collaborazione tra università e istituzioni civili e maggiori incentivi agli investimenti privati.

Maurielloci sono anche i dottorandi, abbiamo 10 punti, molto sentiti data l'affluenza. La prima cosa da fare è definire bene status dottorandi.

Planchesteiner: riconosciamo l'autonomia dell'università ma poi la riempiamo di decreti leggi e linee guida. L'autonomia è portare le decisione degli studenti nel luogo più vicino ad essa. Ora l'università non ha autonomia, né le sono chiesti risultati. Usiamo le esperienze positive locali presenti, secondo il principio della sussidiarietà.

Mussi: nasce l'ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).

L'eccellenza fiorisce se sale livello medio di qualità, cioè deve salire molto il livello di alcune università, ma deve anche salire il livello generale: bisogna premiare il delta, la percentuale di miglioramento. Faremo dei provvedimenti per favorire il merito e ostacolare i baronati. Parlo però di merito, non di meritocrazia: non siamo per una società di talenti, ma per il rispetto e la dignità per il lavoro degli umili: come dice il discorso della montagna "Beati gli umili e i semplici perché di essi è il regno dei cieli".

I soldi per i calciatori e per le televisioni si trovano sempre, ma i privati investono poco sulla ricerca pubblica. L'ANVUR controllerà anche i soldi pubblici dati alle aziende per la ricerca.

Io ho scoperto personalmente che c'è una legge del '98 sui dottorati, mancano solo i decreti applicativi, tra poco li faremo, perché è molto importante. Creiamo le condizioni per far restare i dottorandi (e farne arrivare qualcuno da fuori) e alziamo le borse, ma quest'ultima cosa non dipende da me.

L'autonomia è qualcosa che la Corte dei Conti pretende: sul decreto delle classi di laurea ha detto che queste cose sono contro l'autonomia: il numero limite degli esami, il riconoscimento dei crediti se cambi facoltà/ateneo, la necessità di avere almeno la metà dei prof. per aprire un nuovo corso di laurea. Quindi si parla di autonomia o di interessi personali? Attenzione…

Di Lorenzo: il contratto per specializzandi medici lo aspettiamo da anni, speriamo che l'iter sia veloce.

Vaccaro: studenti in ANVUR ci saranno?

Mussi: l'iter per gli specializzandi sarà veloce. L'ANVUR sarà composto da un gruppo di 7 responsabili più un gruppo deciso dal consiglio dei ministri, tra cui un rappresentante del CNSU.

27/6/07 - Votazioni Presidente CNSU

Candidature: Diego Celli.

Celli: studio Giurisprudenza a Bologna. Mi candido sperando nella collaborazione di tutti i componenti, cosa fondamentale: ognuno porta i propri contributi, lavoriamo nella maniera più compatta possibile affinché il CNSU funzioni bene e torni allo splendore di 2 mandati fa.

Mauriello: ribadisco, tanti dottorandi han votato, quindi serve Statuto dei diritti e dei doveri.

Leggete il mio programma, ci son scritte le cose che voglio fare. Sono molto interessato alla collaborazione, ma non favorevole né contrario a Celli. Prendiamo tutti le esperienze, positive e negative, da tutti i mandati. Possiamo fare qualcosa, sentendo tutte le voci.

Costantino: iniziamo a discutere dei contenuti. Ci asteniamo perché non sappiamo i contenuti.

Di Credico: vengo da Bologna, come il candidato. In 3 anni si è passati da ostilità tra UDU e Student Office alla considerazione che i problemi degli studenti stanno a cuore a tutti. Con il dialogo restano ugualmente difficoltà e contrasti (come si è visto durante le elezioni), ma c'è un valore aggiunto. Dopo una fase iniziale di conoscenza delle parti, rappresenteremo gli studenti.

Speriamo che questa non sia un'arena politica.

VOTANTI: 30 BIANCHE: 9 CELLI: 21

Celli è eletto Presidente.

Celli: grazie per la fiducia. Per dare centralità all'università abbiamo bisogno di lavorare con il Ministro e con tutto il Ministero, tra cui i responsabili presenti. Inoltre serve una diffusione capillare del CNSU, per arrivare fino all'ultimo studente d'Italia.

Costantino: Quali saranno i contenuti?

Celli: qualche punto: borse di studio agli idonei non coperti; riforma 270, controllarla, lavorarci su; favorire associazionismo nelle varie università. E' solo qualche punto, poi ne parleremo insieme.

Costantino: abbiamo la necessità di iniziare il lavoro da ora.

Celli: dalla prossima volta iniziamo a lavorare, la volontà c'è.

Baldascino: durante la mia esperienza in università ho notato che, tra litigi e accordi, l'UDU ha l'handicap di essere bravo ad additare, come fa col nostro presidente. I punti del programma non sono del Presidente, ma di tutti noi.

Costantino e Mereu: non ci conosciamo tutti, abbiamo chiesto una bozza di programma, il Presidente ha detto che ne parliamo a settembre e va bene così. Non era un accusa.

Mauriello: partiamo a settembre, ma iniziamo a pianificare, per non partire da zero.

dott.ssa Marcellini: complimenti. Il Ministro è disponibile; sul diritto allo studio stiamo lavorando sulle modifiche alla legge 390 (per l'anno 2008/2009, ci vogliono competenze regionali, quindi si va a rilento).

Altre cose su cui stiamo lavorando:

- elevare i criteri di merito, dare la borsa a tutti gli idonei, ma una borsa adeguata. Aumenteremo i posti letto. Il bando è a fine luglio.

- ridurre i corsi di laurea e sdoppiare le classi, così da permettere strutture adeguate per gli studenti.

- il CUN sarà importante per la 270.

- l'ANVUR si farà, tra un po'.

- oltre al Ministro, sentite anche Dalla Chiesa, che ha voglia di incidere. Anche io sono disponibile.

Scuttari: qualche punto c'è, facciamo presenti al Presidente le nostre idee, a settembre ci lavoriamo.

Costantino: facciamo un tavolo di lavoro?

Plank: sono contento per Diego, a cui mi lega una forte amicizia: è ragazzo con grande capacità di ascolto, come sta dimostrando, che è la cosa più importante. Noi dobbiamo portare qui ciò che accade nelle nostre università.

Di Credico: Presidente, la mancanza di punti precisi e contenuti di lavoro indicano o una mancanza di idee, oppure un cercare di essere al di sopra delle parti. Immagino che la seconda sia quella corretta. Capiamo cosa fare a settembre, più che altro come lavorare.

Celli: se volete vedervi in maniera extraconsiliare per iniziare a discutere va benissimo. La seduta è tolta.



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