Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

2022-2025

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12 luglio 2022

All'attenzione della Ministra dell'Università e della Ricerca

 

Prof.ssa Maria Cristina Messa

 

Alla Segretaria Generale

Dott.ssa Maria Letizia Melina

 

Ministero dell'Università e della Ricerca

 

Oggetto: critica al Decreto Direttoriale n. 1119 del 05 Luglio 2022

Adunanza del 07 e 08 luglio 2022

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTO la Proposta di indirizzo sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza licenziata dal Consiglio in data 13 aprile 2021;

VISTO il Parere relativo al DDL 2448 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 licenziato dal Consiglio in data 3 dicembre 2021

VISTO il decreto Direttoriale 1119 del 5 luglio 2022  riguardante l'Avviso per acquisire manifestazioni di interesse, aventi ad oggetto la disponibilità sul territorio nazionale di posti letto per studenti universitari.

ESPRIME

la propria critica riguardo al Decreto Direttoriale n. 1119 del 05 Luglio 2022, riguardante l'Avviso per acquisire manifestazioni di interesse, aventi ad oggetto la disponibilità sul territorio nazionale di posti letto per studenti universitari. In primo luogo, il Consiglio ritiene che la procedura attraverso cui il Ministero è giunto alla pubblicazione del presente Decreto sia inadeguata e manchevole. Infatti, il Consiglio rileva una totale mancanza di consultazione della componente studentesca in merito ad una decisione così rilevante nel panorama dell'edilizia universitaria. Chiediamo dunque un impegno da parte del MUR e degli uffici competenti ad aprire un dialogo su tematiche di tale importanza per la comunità studentesca.

Nel merito del Decreto in oggetto, il Consiglio esprime perplessità e contrarietà rispetto alla formulazione dell'Articolo 1 comma 2. Secondo quanto esplicitato dal consesso del CNSU in riferimento agli interventi da effettuare attraverso i fondi stanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tale articolo, nello specifico alla lettera a) risulta poco chiaro e insidioso ai fini della tutela degli interventi in materia di diritto allo studio universitario. Di fatto, l'instaurazione di un rapporto di locazione su base convenzionale a lungo termine, non vincola gli enti manifestanti interesse ad un diritto di prelazione sui posti letto per parte Ministeriale, e di conseguenza non garantisce la possibilità di crescita reale dei posti letto incamerati dagli enti di diritto allo studio.  Tale convenzione a lungo termine, inoltre, potrebbe creare un circolo vizioso per il quale a soggetti privati ci si continui a rivolgere ad libitum non andando mai a colmare le mancanze della rete pubblica di alloggi e posti letto.

In merito a tale procedura di acquisizione di manifestazioni di interesse, il Consiglio rileva inoltre una criticità di più ampio respiro: si ritiene infatti che investimenti di portata analoga a quella del PNRR debbano essere indirizzati verso interventi strutturali e non ad iniziative come quella proposta dal Decreto in esame. Il Consiglio ritiene che uno dei modi più efficaci per rilanciare la residenzialità universitaria sia un investimento di lungo periodo per la costruzione di residenze universitarie pubbliche, da poter anche concedere in gestione temporanea (e/o parternariato) a enti privati, ove reso necessario. Tale investimento dovrebbe essere guidato da una pianificazione accurata del fabbisogno di posti letto di medio periodo e da un'interlocuzione con il CNSU, come già precedentemente espresso in altri documenti del Consiglio (si vedano i visto e considerato).

In merito all'articolo 3 si esprime una forte perplessità rispetto ai criteri adottati visto che molti dei documenti sono richiesti solo in forma approssimativa. Inoltre si rileva come i controlli non sono definiti in alcun modo dando quindi la possibilità di manifestazioni di interesse poi non corroborate dall'effettiva disponibilità degli immobili. Al di là del rilievo penale, o meno, di queste dichiarazioni mendaci esse determinerebbero un rallentamento dell'azione di reperimento delle strutture e, in ultima analisi, un problema effettivo per studenti e studentesse.

Si consiglia quindi una correzione del decreto al fine di rendere più stringenti i parametri ed i controlli di cui al predetto articolo.

 



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