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Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

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  • Home pagePareri2018Parere relativo allo schema di decreto ministeriale recante i criteri di ripartizione di ulteriori risorse a valere sul fondo di finanziamento ordinario (FFO)

26 novembre 2018

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro

prof.  Marco Bussetti

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

dell'On. Vice Ministro

dott. Lorenzo Fioramonti

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

e p.c.

 

Al Capo Dipartimento

prof. Giuseppe Valditara

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale

dott.ssa Maria Letizia Melina

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale

dott. Daniele Livon

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

LORO SEDI

OGGETTO: PARERE RELATIVO ALLO SCHEMA DI DECRETO MINISTERIALE RECANTE I CRITERI DI RIPARTIZIONE DI ULTERIORI RISORSE A VALERE SUL FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO (FFO)

Adunanza del 22 e 23 novembre 2018

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTA la legge 28 dicembre 2015, n.208 e in particolare l'articolo 1, comma 207, con il quale è stato istituito un fondo speciale denominato "Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta";

 

VISTO il comma 212 del predetto articolo 1 della legge n.208 del 2015 che le risorse stanziate per il finanziamento del "Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta" confluiscano nel Fondo per il finanziamento ordinario delle università qualora non siano utilizzabili per le finalità  previste dalla legge stessa;

 

VISTO il DM n. 587 del 8 agosto 2018;

 

VISTI i DM 18 febbraio 2016, n. 78, e 29 aprile 2016, n. 289;

 

VISTO lo schema di Decreto Ministeriale recante i criteri per il riparto delle risorse residue, pari a    15,3 milioni di euro, nel Fondi di finanziamento ordinario delle Università statali per l'anno 2018;

 

VISTO il parere del Consiglio Nazionale degli studenti Universitari, approvato nella seduta del 30   luglio 2018, trattante la ripartizione dei fondi destinati al Fondo di Finanziamento Ordinario;

 

CONSIDERATO che le risorse stanziate a tal fine, pari a € 28.300.000, non risultano utilizzabili per  le finalità previste dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208;

 

CONSIDERATO che le risorse disponibili risultano pari a € 15.300.000, a seguito della riduzione    disposta dal decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119;

 

CONSIDERATO che l'art. 7 punto 1, nel destinare l'importo di 29, 750 milioni di euro per i Consorzi interuniversitari, non indica le modalità con cui ripartire le disponibilità finanziarie che dovessero residuare;

 

CONSIDERATO che l'art. 8 lettera a) risulta comprensivo dell'incremento di 20 milioni di euro  disposto dall'art.1, comma 639, della legge 27 dicembre 2017, n.205, previsto al fine di consentire   l'incremento delle borse di dottorato;

 

CONSIDERATO che l'allegato 4 consente la riduzione fino al 2% dell'importo di Ateneo del fondo post-lauream;

 

CONSIDERATO che l'art. 9 comma 1 lettera b) del DM n. 587 del 8 Agosto 2018 prevedo lo   stanziamento di € 50.500.000 per il finanziamento del Piano straordinario per il reclutamento  ricercatori di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b);

 

CONSIDERATO che l'art. 9 comma 2 prevedecheilripartodellerisorsenonutilizzabiliprevisteper  il finanziamento del "Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta" sia svolto secondo quanto indicato con successivo decreto ministeriale;

 

CONSIDERATO che l'art. 10 destina l'importo di 5 milioni di euro per interventi straordinari,    connessi agli ambiti della ricerca, della didattica e dell'internazionalizzazione, aventi una valenza  strategica nell'ambito della programmazione dell'Ateneo

 

CONSIDERATO che l'art. 2 del DM 18 febbraio 2016, n. 78, definisce le modalità di utilizzo del  Piano straordinario per il reclutamento ricercatori di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b);

 

CONSIDERATO che il punto 1 del suddetto schema di Decreto Ministeriale prevede lo stanziamento delle risorse residue non utilizzabili destinate al "Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta" ad incremento dell'importo disponibile per interventi straordinari previsto dall'art. 10 del DM n. 587 dell'8 agosto 2018;

 

CONSIDERATO che il punto 2 dello schema di Decreto Ministeriale integra l'art.7, punto 1, del DM n. 587 dell'8 Agosto 2018 prevedendo come criterio di riparto delle eventuali risorse residue l'ammontare del FFO attribuito ai fini premiali;

 

CONSIDERATO che il punto 3 dello schema di Decreto Ministeriale assicura un incremento minimo del 5 % dell'importo del fondo post-lauream destinato a ciascun ateneo.

 

ADOTTA ALL'UNANIMITÀ IL SEGUENTE PARERE

 

lo schema di Decreto Ministeriale in oggetto si articola in tre distinte misure volte a modificare il DM n.587 del 8 Agosto 2018 che prevede i criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università statali e dei Consorzi interuniversitari per l'anno 2018.

 

Il punto 1 dello schema di Decreto Ministeriale definisce la destinazione delle risorse non utilizzabili previste per il finanziamento del "Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta". Risulta innanzitutto critico come le risorse disponibili risultino soltanto un parte delle risorse stanziate a tal fine, in quanto il decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119, ha già provveduto a destinare parte di esse.

 

La scelta di destinare tali risorse agli interventi straordinari previsti dall'art. 10 del DM n. 587 dell'8 agosto 2018 non può essere oggetto di considerazione positiva. Ciò, infatti, comporterebbe un incremento di più del triplo dell'importo originariamente destinato, snaturando l'impatto della misura all'interno del sistema. Appare evidente la difficoltà di coordinamento, nonostante l'opportuno riferimento alla possibilità di "far fronte a situazioni sopravvenute rispetto agli accordi di programma vigenti", da parte delle università e degli istituti di istruzione universitaria in considerazione della diversa portate degli interventi straordinari finanziabili a seguito di un così notevole incremento dell'importo totale. La destinazione delle risorse agli interventi straordinari previsti dall'art. 10 del DM n. 587 dell'8 Agosto 2018 rappresenterebbe inoltre la rinuncia alla definizione di una coerente politica universitaria nazionale, comportando una riduzione dell'impatto delle misure dovuta alla frammentazione delle stesse.

 

Nel quadro attuale del sistema universitario italiano, una problematica di grande rilevanza riguarda le gravi condizioni in cui versa il precariato universitario e la connessa difficoltà di promuovere, da parte degli Atenei, una politica di stabilizzazione e di reclutamento di nuovo personale docente. Opportunamente l'art. 9 comma 1 lettera b) del DM 587 del 8 agosto 2018 prevede il finanziamento di un Piano straordinario per il reclutamento ricercatori di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b). Tale figura, infatti, garantisce, valutata la maturità scientifica del candidato, la stabilizzazione e la conseguente trasformazione in professore associato. Considerata l'entità dei fenomeni sopra indicati, l'importo dei fondi destinati dal DM 587 del 8 Agosto 2018 risulta tuttavia largamente insufficiente. Si propone dunque di destinare l'intero ammontare delle risorse non utilizzabili destinate al "Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta" ad incrementare l'importo destinato al Piano straordinario per il reclutamento ricercatori di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), secondo le modalità previste dal  DM 18 febbraio 2016, n. 78.

 

Il punto 2 dello schema di Decreto Ministeriale definisce il criterio di riparto delle eventuali risorse residue stanziate ai fini dell'art. 7, punto 1, del DM n. 587 dell'8 Agosto 2018. La scelta di indicare come criterio la proporzione con l'ammontare del FFO attribuito ai fini premiali non può essere oggetto di considerazione positiva. Come già evidenziato nel precedente parere (30 luglio 2018) del CNSU sul DM n.587, l'importo del Fondo di finanziamento ordinario non vincolato ad interventi

specifici continua a risultare insufficiente a coprire pienamente i bisogni degli Atenei per il normale svolgimento delle proprie funzioni. In tale ottica, in particolare, appare necessario un potenziamento del valore assoluto dell'importo destinato alla quota base del FFO, le cui modalità di riparto tengono in maggior considerazione i reali bisogni dei singoli Atenei. Estendere le modalità di riparto previste per la quota premiale alle risorse residue stanziate ai fini dell'art. 7, punto 1, rischierebbe di portare un ulteriore incremento delle sperequazioni tra Atenei, le condizioni economiche dei quali risultano ad oggi già drammaticamente diversificate. Allo stesso tempo l'impatto degli effetti premiali risulterebbe, su importi così piccoli come quelli in oggetto, di scarsissima rilevanza per quegli Atenei in condizioni economiche migliori, mentre una ripartizione secondo i bisogni reali permetterebbe sugli Atenei maggiormente in difficoltà, anche a causa di una penalizzazione del sistema, un impatto di portata maggiore. Si propone dunque di utilizzare come criterio di riparto delle risorse residue stanziate ai fini dell'art. 7, punto 1 l'ammontare del FFO attribuito come quota base, invece dell'ammontare del FFO attribuito a fini premiali.

 

Il punto 3 dello schema di Decreto Ministeriale assicura un incremento minimo del 5% dell'importo del fondo post-lauream destinato a ciascun ateneo. Tale intervento normativo risolve un elemento di contraddizioni tra quanto previsto nell'allegato 4 del n. 587 del 8 agosto 2018 e nell'art.1, comma 639, della legge 27 dicembre 2017, n.205. A fronte di un incremento dell'importo minimo delle borse di dottorato, con un conseguente incremento delle risorse del Fondo di finanziamento ordinario dedicate al post-lauream, appare, infatti, incoerente prevedere la possibilità della riduzione, rispetto all'anno precedente, del fondo post-lauream destinato a ciascun ateneo. La correzione prevista al punto 3 dello schema di Decreto Ministeriale appare dunque opportuna per poter garantire che tutti gli Atenei abbiano i fondi necessari per non ridurre il numero di borse erogate.

La Presidente

Anna Azzalin



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