12 ottobre 2018 Roma, 12 ottobre 2018 Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof. Marco Bussetti Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
dell'On. Vice Ministro dott. Lorenzo Fioramonti Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
e p.c.
Al Capo Dipartimento prof. Giuseppe Valditara Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Al Direttore Generale dott.ssa Maria Letizia Melina Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
LORO SEDI
OGGETTO: PARERE RELATIVO ALLA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA - DEF 2018 TRASMESSA IN PARLAMENTO Adunanza n. XV dell'11 e 12 ottobre 2018 IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI VISTA la nota di aggiornamento del DEF 2018 trasmessa in Parlamento e deliberata dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre 2018; VISTA la relazione al Parlamento ai sensi della legge n. 243/2012 art. 6, comma 5; CONSIDERATO che nella nota, di cui in oggetto, a completamento della manovra di bilancio 2019-2021, il Governo indica, tra i collegati alla decisione di bilancio, un "Disegno di legge recante disposizioni in materia di istruzione, università, alta formazione artistica, musicale e coreutica, ricerca e attività sportiva scolastica e universitaria, nonché di riassetto, semplificazione e codificazione della normativa dei medesimi settori"; CONSIDERATO che nella nota, di cui in oggetto, si legge "Nel settore universitario sono allo studio misure per agevolare l'accesso alla no tax area al fine di ampliare la platea di studenti beneficiari dell'esenzione. È prevista, inoltre, la stabilizzazione da parte delle Regioni del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio per gli studenti meritevoli, ma privi di mezzi e la semplificazione delle procedure amministrative necessarie all'erogazione delle borse di studio. Si procederà, infine, alla revisione del sistema di accesso ai corsi a numero programmato, attraverso l'adozione di un modello che assicuri procedure idonee a orientare gli studenti verso le loro effettive attitudini"; RICHIAMATI il "PARERE RIGUARDANTE LE DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE, LEGGE DI STABILITÀ 2018" e il "PARERE RIGUARDO LE DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO, LEGGE DI STABILITÀ 2017 " formulati dal CNSU.
FORMULA ALL'UNANIMITÀ IL SEGUENTE PARERE Come già espresso dal CNSU nella formulazione del parere riguardo le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato in relazione alla Legge di Stabilità 2017, si ritiene - con riferimento alla no tax area - che la soglia ISEE di 13.000 € sia troppo bassa, essendo poco rappresentativa dell'attuale composizione della popolazione studentesca, nonché tendente a escludere le fasce appena superiori alle fasce tutelate dai principi contenuti nella legge di bilancio, che sarebbero gravate da un carico contributivo maggiore. Tale soglia, infatti, sarebbe da aumentare e, proprio per questa ragione, il CNSU ritiene positiva la volontà di ampliare la platea di studenti beneficiari dell'esenzione: a tal scopo è necessario un consistente aumento, rispetto a quanto già stabilito nella legge 232/2016, della quota di FFO destinata alla copertura della No Tax Area. E' necessario infatti che l'esonero contributivo stabilito dalla legge di bilancio, alla luce del mancato gettito per gli atenei, non gravi sul bilancio dell'ateneo e sugli studenti che non beneficiano delle agevolazioni. Per quel che concerne il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio agli studenti meritevoli, ma privi di mezzi e la semplificazione delle procedure amministrative necessarie all'erogazione delle borse di studio. Il CNSU è favorevole alla stabilizzazione del fondo destinato al diritto allo studio, nell'ottica di un raggiungimento della piena garanzia del soddisfacimento del fabbisogno di risorse. Tuttavia, come espresso nell' ultimo parere relativo alla Legge di Stabilità 2018, in cui è stato accolto positivamente l'incremento di 10 milioni di euro al FIS, il CNSU rileva come l'impegno finanziario attualmente assunto non sia ancora sufficiente a soddisfare le esigenze del sistema di strumenti funzionali al diritto allo studio. Per questo chiede con urgenza un impegno sempre maggiore nell'investimento di risorse in questo settore. Per quanto riguarda la previsione di un piano per la revisione dell'attuale sistema di accesso a numero chiuso per i corsi di studio universitari, il CNSU esprime parere favorevole rispetto alla volontà di ridiscutere il sistema di accesso. Questa tematica è già stata affrontata in passato dal CNSU, basti infatti, pensare al Rapporto sulla Condizione Studentesca 2018 in cui è stato approfondito il tema del numero chiuso nazionale e programmato locale, oppure alla mozione della 12 e 13 dicembre 2016 relativa alla discussione sull'abilitazione alla professione medica, e in generale sul percorso di studi in Medicina e Chirurgia, in cui l'organo manifesta la necessità che il MIUR si faccia promotore di un iter di discussione per la "revisione del percorso di studi a partire dal sistema di accesso" in cui devono essere coinvolti tutti i soggetti istituzionali, in primis le rappresentanze studentesche. Ad oggi l'applicazione del numero chiuso non trova, talvolta, idonea giustificazione: per quanto riguarda il numero chiuso nazionale, oggi disciplinato dall'articolo 1 della L.264/1999 è evidente come i contingenti fissati siano talvolta lontani dal soddisfare quella che è un'esigenza sistemica del nostro Paese; si pensi ad esempio alla carenza di personale medico nel nostro sistema sanitario a fronte di un numero di ammessi al corso di Medicina e chirurgia negli ultimi anni pressoché invariato o addirittura diminuito. Sotto il profilo dei numeri programmati locali, di cui all'articolo 2 della Legge suddetta, gli stessi giudici amministrativi si sono sovente pronunciati sulla illegittimità delle delibere con cui taluni atenei hanno istituito una programmazione all'accesso. Il CNSU esprime quindi un parere favorevole, ma sottolinea come un progetto di revisione del sistema d'accesso richieda un serio e corretto approccio di discussione e di confronto istituzionale e con i soggetti che vivono direttamente l'eventuale riforma, a partire proprio dal Consiglio Nazionale degli studenti universitari. Quest'organo inoltre, tiene a sottolineare come il perimetro all'interno del quale questa riforma incide non è e non può essere limitato soltanto alla riformulazione dei criteri selettivi, ma è necessario ripensare le modalità con cui il sistema deve concretamente attuare un piano di aumento degli iscritti e degli immatricolati attraverso il superamento di ostacoli di tipo formale all'accesso. Questo obiettivo dovrà e potrà essere perseguito soltanto attraverso l'erogazione di finanziamenti adeguati, per potenziare l'orientamento in entrata, per garantire il diritto allo studio, per il funzionamento ordinario delle attività didattiche e di ricerca, per l'implementazione dei percorsi post lauream. In particolare, per quanto riguarda l'annosa questione relativa alla revisione dell'attuale sistema di accesso nel corso di laurea di medicina, è indispensabile, richiamando l'analisi che questo Consiglio ha prodotto nel Rapporto sulla condizione studentesca 2018, promuovere questo processo contestualmente alle esigenze del sistema sanitario nazionale, e garantendo lo stanziamento di un numero maggiore di borse di studio, sia per la formazione medica specialistica che per quella di medico generale. In conclusione, auspichiamo che le poche righe espresse nel documento riguardo i temi universitari, siano poi la base da cui partire nella definizione dei finanziamenti, destinati all'istruzione e all'Università, nella prossima Legge di Bilancio.
La Presidente Anna Azzalin Versione pdf del documento |
Motore di ricercaMenu SecondarioLink utiliMUR |