23 ottobre 2014 Roma, 23 ottobre 2014 Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof.ssa Stefania Giannini Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
e p.c.
Egr. Direttore Generale dott. Mario Alì Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca SEDE
Oggetto: parere CNSU sul documento ANVUR del 24 luglio 2014 relativo ai criteri di valutazione dei corsi di dottorato.
adunanza n. 9 del 22 e del 23 ottobre 2014
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI ADOTTA ALL'UNANIMITA' IL SEGUENTE PARERE
VISTO il documento approvato dal Consiglio direttivo dell'ANVUR del 24 luglio 2014 relativo ai criteri di valutazione del dottorato come previsto dal dm 45/2013 art. 13, comma 2, posto alla consultazione della comunità accademica entro la data del 31 ottobre.
CONSIDERATO l'art. 19 della legge 240/2010. CONSIDERATO il dm 45/2013, art. 13, comma 2, cui secondo cui "[i]l finanziamento ministeriale è ripartito annualmente con decreto del Ministro, sentita l'ANVUR, tenuto conto dei seguenti criteri…". CONSIDERATO il DPR 76/2010, art. 3, comma 1, lettera b), che assegna all'ANVUR il compito di definire "criteri e metodologie per la valutazione in base a parametri oggettivi e certificabili, delle strutture delle università e degli enti di ricerca, e dei corsi di studio universitari, ivi compresi i dottorati di ricerca". VISTO quanto deliberato dal Consiglio direttivo sulla finalità di tale esercizio di valutazione, secondo cui essa "debba tradursi in una graduatoria (o in alternativa in una classificazione di merito sufficientemente fine) dei corsi di dottorato all'interno di aree scientifiche omogenee" (p. 2), così da offrire, come si legge in seguito, "un quadro di riferimento omogeneo in grado di indirizzare il comportamento dei docenti e, soprattutto, dei giovani ricercatori alla qualità nella scelta di cosa, come e dove pubblicare i risultati della propria ricerca" (p. 4).
ESPRIME IL SEGUENTE PARERE
Il CNSU ritiene che esuli dalle competenze dell'ANVUR, previste dal dm 45/2013, art. 13 e dal DPR 76/2010, art. 3, comma 1, lettera b), la prerogativa di formulare un'unica graduatoria o classifica di merito dei corsi di dottorato in Italia, quale esito dell'esercizio della valutazione in base alla quale il Miur possa stabilire la ripartizione dei finanziamenti di sua competenza. Tale classifica, stilata per 'aree scientifiche omogenee', sarebbe formulata aggregando parametri e risultati non comparabili tra loro, attraverso indicatori complessivi di dottorato e di struttura (p. 11) che ridurrebbero la complessità dell'esercizio di valutazione a un solo valore numerico, funzionale alla redazione della classifica di merito. Si ritiene invece che l'impiego dei risultati della valutazione per ogni singolo criterio definito dall'art. 13 del dm 45/2013 ai fini della ripartizione dei finanziamenti per il dottorato sia di esclusiva competenza e responsabilità del Miur.
Il CNSU ritiene inoltre che non rientri fra le competenze dell'ANVUR la definizione della finalità dei suddetti criteri di valutazione nell'elaborazione "di un quadro di riferimento omogeneo in grado di indirizzare il comportamento dei docenti e, soprattutto, dei giovani ricercatori alla qualità nella scelta di cosa, come e dove pubblicare i risultati della propria ricerca". Tale finalità rischia infatti di condizionare l'impiego dei criteri e indicatori adoperati nella VQR 2004-2010, nell'ASN e nella valutazione della recente attività scientifica dei membri del collegio dei docenti e degli stessi dottorandi (attraverso un pieno affidamento a uno strumento tutt'altro che pacifico come l'Impact Factor) al fine esplicito di orientare l'attività di ricerca pdi docenti, dottorandi e dottori di ricerca, ledendo così la fondamentale libertà e autonomia della ricerca scientifica all'interno del sistema accademico. Il Presidente Andrea Fiorini Versione pdf del documento |
Motore di ricercaMenu SecondarioLink utiliMUR |