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  • Home pagePareri2013Parere riguardante lo schema di regolamento recante modifiche al decreto n. 249 del 10/9/2010 del MIUR

27 novembre 2013

Roma, 27 novembre 2013

 

Alla c.a. Ministro
Prof.ssa Maria Chiara CARROZZA
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

E p.c.
Direttore Generale
Dott. Daniele LIVON
Direzione generale Università, studente e diritto allo studio universitario

Vice Capo di Gabinetto Vicario
Dr.ssa Simona MONTESARCHIO
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

LORO SEDI

Oggetto: Parere riguardante lo schema di regolamento recante modifiche al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249 concernente "Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244".

adunanza n. 3 del 26 e del 27 novembre 2013

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

ADOTTA ALL'UNANIMITÀ IL SEGUENTE PARERE

 

VISTO lo schema di regolamento recante modifiche al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249 concernente "Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244";

VISTA la mozione della Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione del 25 ottobre 2013 che dichiara "l'indisponibilità ad attivare  i P.A.S. per la Scuola dell'Infanzia e per la Scuola Primaria, così come previsti, in quanto  rappresentano un grave vulnus per la qualità della formazione in genere e la sua credibilità, anche presso le giovani generazioni, in particolare a 15 anni dall'istituzione del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria che ha sancito la necessità di una formazione universitaria specifica per l'insegnamento in tali ordini scolastici e dopo che  diverse possibilità 'speciali' sono già state offerte nel corso degli anni per assicurare la possibilità di abilitarsi a chi non era in possesso di tale requisito" ;

VISTO il parere del CUN del 20 novembre 2013;

VISTO la mozione della CRUI del 21 novembre 2013, che in continuità con la mozione della Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione, dichiara la totale contrarietà ad attivare i corsi dei Percorsi Abilitanti Speciali (di seguito PAS) per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria;

RITIENE

Nell'esprimere un parere relativo alle modifiche richieste per suddetto decreto, che l'attuale situazione dell'organico nelle scuole italiane non possa che destare una profonda preoccupazione. Come già più volte espresso da questo Consiglio sottolineiamo come sia fittizia l'apertura di percorsi abilitanti in una situazione in cui permane il parziale blocco delle assunzioni, che danneggia tanto le nuove generazioni di aspiranti insegnanti quando il sistema scuola nel suo complesso che si trova sempre più impoverito della sua principale risorsa, cioè il corpo docente.

ESPRIME IL SEGUENTE PARERE

 

Riguardo alle modifiche dei commi 1-bis e 1-ter dell'art. 15 del regolamento in oggetto, ritiene che esse non siano condivisibili in quanto si costituiscono come un ampliamento della platea degli abilitati che rischiano di saturare il sistema del mondo della Scuola, a meno che non si dia precedenza agli abilitati con TFA ordinario rispetto a quelli con PAS (ex- TFA speciale): solo in luce di questo secondo intervento la modifica risulta accolta;

Riguardo alla modifica del comma 5, ritiene che seppur sia condivisibile lo spirito della modifica, ovvero quello di una migliore distribuzione dei candidati sui posti disponibili, sia fondamentale che il MIUR si faccia garante di una graduatoria unica nazionale anche tramite la comparabilità qualitativa delle valutazioni delle commissioni dei singoli atenei, ossia nella definizione di processi valutativi confrontabili tra loro;

Riguardo alla modifica del comma 27-bis, ritiene che sia necessario aggiungere la precedenza degli abilitati con TFA ordinario rispetto agli abilitati con PAS (ex- TFA speciale);

 

INOLTRE CHIEDE

che  l'iter normativo di attivazione dei corsi per il PAS abilitante all'insegnamento per la Scuola secondaria venga accelerato affinché i corsi dell'anno accademico 2013/14 possano veramente iniziare il prima possibile;


che sia rivista la normativa relativa ai percorsi abilitanti per gli insegnanti relativamente alla Scuola dell'infanzia e alla Scuola primaria affinché questo intervento non si configuri come una dequalificazione della formazione scolastica con l'abilitazione all'insegnamento di docenti che hanno seguito un corso formativo di un solo anno, a fronte della necessità della Laurea in Scienze della Formazione Primaria richiesta dalla normativa vigente a chiunque voglia intraprendere la carriera di docente, abolendo l'ipotesi dei PAS abilitanti così come definiti nell'articolo 15 comma 1-bis del regolamento in oggetto;

 

che agli insegnanti aventi i requisiti di cui all'articolo 15 comma 1-ter (requisiti d'accesso ai PAS) sia permessa l'iscrizione in sovrannumero al corso di laurea in Scienze della formazione primaria quinquennale (classe LM85bis) al fine di garantire agli stessi l'accesso ai corsi di laurea esistenti e obbligatori per l'insegnamento nelle scuole dell'infanzia e primaria (così come suggerito dai docenti di Formazione Primaria nel documento sopra citato);

 

che sia accelerato il percorso di attivazione negli Atenei dei corsi di laurea magistrale per l'insegnamento nelle classi di concorso delle scuole superiori di primo e di secondo grado al fine di superare il transitorio normativo che ha visto l'istituzione dei TFA, come previsto dal legislatore stesso nella stesura della legge 24 dicembre 2007 n. 244;

 

che sia fissato un tetto massimo nazionale per la definizione della tassa di iscrizione ai corsi dei TFA e che questa tassa sia fasciata in base all'indicatore ISEE del corsista in ragione della grave situazione economica dell'abilitante in modo da non impedire l'accesso all'abilitazione a chi, meritevole, e privo dei mezzi necessari per accedervi. Inoltre chiede che il TFA sia progressivamente reso gratuito.

 

 

Il Presidente

Andrea Fiorini



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