Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

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  • Home pagePareri2013Parere sullo schema di decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, concernente le “Determinazioni iniziali finalizzate alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei requisiti di eleggibilità per il diritto allo studio universitario ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68”

14 febbraio 2013

Prot. n. 3314
Spedito il 14.02.2013
Roma, 14 febbraio 2013

Alla c.a. Ministro
Prof. Ing. Francesco PROFUMO
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca
SEDE

Oggetto: parere sullo schema di decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, concernente le "Determinazioni iniziali finalizzate alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei requisiti di eleggibilità per il diritto allo studio universitario ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68"

Adunanza n. 16 del 14 febbraio 2013

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

VISTA             la legge 30 dicembre 2010, n. 240, "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario" e, in particolare, l'articolo 5, comma 1, lettera d), e l'articolo 5, commi 6 e 7;
VISTO             il decreto legislativo del 29 marzo 2012, n. 68, "Revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma 1, lettere a), secondo periodo, e d), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti al comma 3, lettera f), e al comma 6";
VISTO             l'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 15 marzo 2012;
VISTA             la nota prot. 2625 del 7 febbraio 2013 con cui il Direttore Generale per l'Università, lo Studente e il Diritto allo Studio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha trasmesso al presente organo lo schema di decreto ministeriale in oggetto;

RILEVA IN VIA PRELIMINARE

Non rinunciabile una adeguata riforma che consenta di dare piena attuazione al Diritto allo Studio come sancito nei sopra richiamati articoli della Costutizione della Republica Italiana;
Fa presenti le seguenti criticità in merito al diritto allo studio universitario così come ad oggi attuato ai sensi della legge 2 dicembre 1991, n. 390, "Norme sul diritto agli studi universitari" e dal relativo DPCM 9 aprile 2001:

  • Sotto-finanziamento: il diritto allo studio universitario non ha mai avuto un adeguato finanziamento, tanto che, dall'approvazione del DPCM 9 aprile 2001 ad oggi, mai sono state erogate il 100% delle borse di studio a tutti gli studenti individuati idonei ai sensi della legge;
  • Un problema di efficienza: la dispersione delle risorse. Il sistema sino ad oggi ha favorito i "privi di mezzi", penalizzando i "capaci e meritevoli". Infatti, per ottenere la borsa di studio al primo anno non è richiesto alcun requisito di merito e laddove il merito è considerato, i requisiti (n° CFU) sono largamente al di sotto della media nazionale. La mancanza di meccanismi meritocratici porta ad una grossa dispersione delle risorse: la maggior parte degli studenti su cui lo stato ha "investito" una borsa di studio al primo anno, già al secondo non hanno più i requisiti per riceverla (fatti 100 i beneficiari al primo anno, solo 40 la mantengono sino al terzo).
  • Un problema di efficacia: pochi soldi per pochi studenti. Gli interventi volti a garantire il diritto allo studio non solo interessano un numero molto ristretto di studenti (6,3% degli studenti iscritti in Italia nel 2010/2011), ma sono anche insufficienti nel loro importo unitario: è evidente, infatti, che gli importi minimi (in sede 1.848,95€, pendolari 2.704,27€, fuori sede 4.905,09€) fissati a livello nazionale con il DPCM 9 aprile 2001 non sono adeguati a sostenere i costi a cui uno studente universitario deve far fronte.

ESPRIME IL SEGUENTE PARERE

Ritiene di condividere le linee di indirizzo dello schema di decreto proposto, volte a riformare il sistema del diritto allo studio universitario dotato di:

  • Incrementate soglie ISEE e ISPE per la valutazione delle condizioni economiche degli studenti;
  • Importi delle borse di studio maggiormente rispondenti alle reali esigenze materiali cui gli studenti universitari devono far fronte;
  • Un sistema di finanziamento stabile nel tempo e dotato di stanziamenti adeguati, grazie ad una programmazione a medio-lungo termine;

ESPRIME PERTANTO LE SEGUENTI OSSERVAZIONI

  • Ritiene necessaria una revisione delle soglie massime previste per gli indicatori ISEE e ISPE adottati al fine della determinazione delle condizioni economiche degli studenti. In particolare, si propone di rivedere la soglia dell'indicatore ISEE prevista all'art. 4, comma 8, incrementare al valore di 19'000 euro, anche alla luce del posticipo dell'entrata in vigore del decreto all'anno accademico 2014/2015, eliminando altresì la possibilità di rivedere al ribasso tale indicatore da parte delle regioni;
  • Ritiene necessario rivedere al rialzo gli importi previsti per le borse di studio, al fine di non determinare una situazione sfavorevole per lo studente rispetto ai benefici previsti dalla normativa vigente;
  • Ritiene necessaria, contestualmente, una revisione al ribasso delle trattenute in favore degli enti erogatori dei benefici per il diritto allo studio, con riferimento ai servizi di ristorazione e di alloggio;
  • Ritiene necessaria ed opportuna l'eliminazione dei limiti di età previsti all'articolo 2, comma 5 dello schema di decreto;
  • Ritiene necessario prevedere la possibilità, per le singole regioni/enti per il diritto allo studio di incrementare il "bonus" già previsto dallo schema di decreto in oggetto;
  • Ritiene necessario definire i servizi del diritto allo studio per la totale generalità degli studenti, garantendo loro l'accesso a determinati servizi essenziali così come individuati dal D.Lgs. 68, con particolare attenzione a colmare le forti sperequazioni attualmente presenti a livello nazionale
  • Ritiene necessario rivedere al ribasso le soglie individuate per i criteri di merito, prevedendo la possibilità per le singole regioni/enti per il diritto allo studio di incrementare il "bonus" già previsto dallo schema di decreto in oggetto;
  • Ritiene opportuno  introdurre l'obbligo di controlli sulla totalità delle dichiarazioni ISEE, secondo la normativa vigente, prevedendo adeguate sanzioni per i contravventori;
  • Si auspica l'individuazione di modalità alternative per la revoca prevista nei confronti degli studenti iscritti al primo anno.

 

Si ritiene quanto mai urgente procedere all'individuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), dando piena attuazione a quanto previsto dal d.lgs. 68/2012.
Si auspica infine che, una volta opportunamente accolte le osservazioni precedenti, ritenute condizione necessaria perché il presente parere possa essere considerato positivo, il Ministro, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, provveda ad una celere approvazione dello schema di decreto in oggetto.
Il parere è pertanto negativo. Si sottolinea altresì come il presente parere sia da considerarsi positivo qualora il Ministro accetterà le richieste illustrate. Il CNSU, ritenendo opportuno individuare soluzioni che portino ad una condivisa approvazione dello schema di decreto in oggetto, si rende disponibile a discuterne, nelle modalità che il Ministro riterrà opportune.

 

Il Presidente
Mattia Sogaro



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