Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

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  • Home pageMozioni2024Mozione di condanna sui fatti avvenuti alla Università Statale di Milano e di promozione della libertà di espressione

23 dicembre 2024

Roma, 23 Dicembre 2024

 

Alla cortese attenzione dell'On. Ministro

Sen. Anna Maria BERNINI

Ministero dell'Università e della Ricerca

gabinetto@pec.mur.gov.it

 

e p.c.

All'attenzione dei Rettori delle Università italiane

Per tramite della Presidente della CRUI

Prof.ssa Giovanna IANNANTUONI

 

segreteria.crui@pec.it

 

alla Segretaria Generale

Cons. Francesca Gagliarducci

Ministero dell'Università e della Ricerca segretariatogenerale@pec.mur.gov.it

 

 

LORO SEDI

 

Oggetto: Mozione di condanna sui fatti avvenuti alla Università Statale di Milano e di promozione della libertà di espressione

 

Adunanza del 23 dicembre 2024

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTO l'art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea che Ribadisce il diritto alla libertà di espressione e d'informazione, specificando che tale diritto comprende la libertà di opinione e la libertà di ricevere o comunicare informazioni o idee senza ingerenza da parte delle autorità pubbliche;

 

VISTO l'art. 10 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) che protegge la libertà di espressione, includendo il diritto di ricevere e comunicare informazioni e idee senza interferenze da parte delle autorità pubbliche;

 

VISTI i commi 1 e 2 dell'articolo 11 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU):

1. Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà d'associazione, ivi compreso il diritto di partecipare alla costituzione di sindacati e di aderire ad essi per la difesa dei propri interessi.

2. L'esercizio di questi diritti non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per la difesa dell'ordine e la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale e per la protezione dei diritti e delle libertà altrui. Il presente articolo non vieta che restrizioni legittime siano imposte all'esercizio di questi diritti da parte dei membri delle forze armate, della polizia o dell'amministrazione dello Stato;

 

VISTO l'art. 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) che garantisce il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere, l'origine nazionale o sociale, l'appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita o ogni altra condizione;

 

VISTO l'art. 17 Cost. che stabilisce il diritto a tutti i cittadini di potersi riunire pacificamente;

 

VISTO l'Art. 21 Cost. che garantisce a tutti il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione;

 

VISTO l'art. 10 dello Statuto dell'università Statale degli studi di Milano "Attività culturali, sportive e ricreative e libertà di associazione e di riunione" che prevede al Comma 1 quanto ivi riportato:

L'Università promuove e favorisce, ai sensi della normativa in vigore, attività culturali, sociali,

sportive e ricreative per gli studenti e per il proprio personale, anche mediante l'apporto di specifiche risorse e attraverso apposite forme organizzative definite nel Regolamento generale d'Ateneo, comprese quelle promosse in forma autonoma, negli ambiti e per le finalità di cui al presente comma, dal personale universitario e da associazioni e cooperative studentesche e da gruppi di studenti, come definite nel Regolamento generale d'Ateneo e da altri pertinenti Regolamenti interni;

 

VISTO il comma 4 dell'art. 58 del Regolamento generale di ateneo dell'università Statale degli studi di Milano: "In conformità alla normativa in vigore, l'Università promuove e favorisce iniziative culturali, sociali, sportive e ricreative proposte dagli studenti dell'Ateneo, e rivolte, senza alcuna distinzione, alla generalità degli studenti, mediante l'apporto di specifiche risorse stanziate annualmente dal Consiglio di amministrazione, sulla base delle disponibilità di bilancio";

 

 

CONSIDERATO CHE

 

-    in data 26 novembre 2024, presso la sede dell'Università Statale di Via Celoria 20 a Milano, si è tenuto un incontro organizzato dalla lista Obiettivo Studenti dal titolo "Accogliere la vita - storie di libere scelte", che ha visto la partecipazione di Soemia Sibillo, la quale ha espresso pubblicamente posizioni anti abortiste nel corso della sua carriera accademica giovanile, definendo l'aborto un reato;

-    l'inizio del sopracitato incontro è stato caratterizzato dalla rumorosa presenza di membri di associazioni studentesche e collettivi che nei giorni precedenti l'incontro avevano minacciato di sabotarlo: "Studenti Indipendenti, UDU, Rebelot, Cambiare Rotta";

-    inizialmente gli esponenti delle suddette liste si sono ritrovati all'esterno dell'aula in cui è avvenuto l'incontro per dar luogo ad una manifestazione pacifica e legittima rispetto ai contenuti dell'incontro;

-    in seguito, gran parte dei suddetti esponenti delle diverse liste nonché facinorosi, quantificati in circa 50 persone, sono entrati in aula dopo qualche minuto dall'inizio dell'incontro spingendo e facendo cadere a terra un dirigente dell'Università degli studi di Milano. Una volta entrati, hanno messo in atto comportamenti prepotenti molesti - come lanciare acqua agli organizzatori dell'incontro, staccare microfoni e l'elettricità in aula - intonando cori minacciosi e offensivi nei confronti di chi ha organizzato l'incontro, urlando bestemmie e arrivando a minacciare personalmente una delle relatrici;

-    dopo 30 minuti in cui la situazione è rimasta invariata, sono stati costretti ad abbandonare l'aula più di trecento studentesse e studenti che durante l'intera aggressione sono rimasti dignitosamente in silenzio, in attesa di poter continuare il libero incontro senza minimamente reagire alle continue e brutali provocazioni ed invettive;

-    l'evento descritto è stato ripreso e trasmesso tramite foto e video su diversi canali social, diventando virale e rendendo palese la gravità del fatto accaduto;

-    l'importanza di un'esplicita presa di posizione da parte di questo organo riguardo agli atti di violenza menzionati, al fine di non delegare esclusivamente ad altre sedi o istituzioni la responsabilità di condannare i suddetti eventi violenti;

-    la mancata condanna di atti di violenza all'interno delle università ed istituzioni accademiche legittimerebbe una metodologia di azione e di manifestazione facinorosa e pericolosa per l'intero sistema universitario e non solo.

 

TENUTO CONTO che simili modalità di protesta, già manifestatesi in altre sedi universitarie del territorio nazionale, hanno concretamente limitato la libertà di espressione nel contesto del dibattito e della vita accademica;

 

TENUTO CONTO della necessità di garantire e tutelare la libera espressione della comunità accademica nell'ottica di un confronto pacifico e plurale, senza che questo possa essere sottoposto ad elementi di condizionamento da parte della governance dei singoli atenei o di repressione delle forze di pubblica sicurezza, se non secondo le modalità già previste da legge e regolamenti;

 

TENUTO CONTO di quanto accaduto all'Università di Bologna nel mese di maggio dell'anno 2024 riguardo l'Acampada avvenuta in piazza Scaravilli che ha impedito il libero svolgimento e realizzazione di un evento culturale universitario promosso ed organizzato dalla lista universitaria Student Office;

 

TENUTO CONTO della condanna dei fatti accaduti da parte della stessa rettrice dell'Università

Statale degli studi di Milano Marina Brambilla in data 2 dicembre 2024. Presa di posizione espressa direttamente ed ufficialmente tramite comunicazione diretta indirizzata a tutti i componenti dell'ateneo (dagli studenti al PTA passando per i professori ed anche i ricercatori);

 

TENUTO CONTO delle informative parlamentari rivolte al Ministro Anna Maria Bernini presentate alla Camera dei deputati durante la seduta ufficiale dell'organo nella giornata di mercoledì 27 novembre 2024;

 

IL CONSIGLIO

condanna quanto avvenuto e si ripromette di mettere in luce il fatto che la condanna possa trovare la sua concreta attuazione all'interno di un lavoro propositivo con la collaborazione dei diversi organi istituzionali all'interno del mondo accademico. In modo tale da sviluppare un'opportunità di effettivo ed ordinato dialogo all'interno dei nostri atenei caratterizzata dalla libera e pacifica espressione delle diverse controparti.

 

Tutto ciò premesso,

CHIEDE

Al Ministro, di condannare ufficialmente quanto avvenuto tramite comunicato formale del ministero dell'Università e della Ricerca.

In particolare, riprendendo il contenuto richiamato all'interno di questa stessa mozione, si considerano di primaria importanza i seguenti aspetti:

▪ l'utilizzo di una metodologia di manifestazione e di protesta non conformi alla normativa adottata in tutela della libertà di espressione all'interno delle università;

▪ la non adeguatezza dei toni utilizzati che hanno infranto il regolamento etico dell'ateneo, andando anche e soprattutto a ledere il rispetto della sensibilità religiosa di ciascuno attraverso

insulti ed ingiurie;

▪ la concezione secondo la quale l'università non possa essere dimora di un pluralismo democratico di idee che, pur secondo le diverse ideologie e sensibilità, possa far crescere assieme nel dibattito le diverse parti che la costituiscono, legittimando in questo modo chi vuole estromettere dall'agone culturale e politico le forze avverse alla propria.

 

La presidente

Alessia Conti

 



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