Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

2022-2025

Indice della pagina


  • Home pageMozioni2024Mozione per l’adeguamento delle normative in materia di sicurezza sul lavoro in ambiente ospedaliero e sanitario

9 ottobre 2024

 

Alla cortese attenzione
dell'On. Ministro
Sen. Anna Maria Bernini
Ministero dell'Università e della Ricerca
Alla cortese attenzione
Dell'On. Ministro
Prof. Orazio Schillaci
Ministero della Salute
e p.c.
al Segretario Generale
Cons. Francesca Gagliarducci
Ministero dell'Università e della Ricerca
alla Direzione generale
delle istituzioni della formazione superiore
Dott.ssa Marcella Gargano
Ministero dell'Università e della Ricerca
alla Direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio
Dott. Gianluca Cerracchio
Ministero dell'Università e della Ricerca
LORO SEDI
Oggetto: Mozione per l'adeguamento delle normative in materia di sicurezza sul lavoro in ambiente ospedaliero e sanitario
Adunanza del 09/10/2024
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
VISTO lo studio osservazionale condotto dall'Ordine dei Medici di Roma nel 2019 (956 soggetti, 2.3% degli iscritti) che riportava il 66,5% di aggressioni subite durante l'attività lavorativa (n. 636 casi). Si trattava nella maggior parte dei casi (379 casi, pari al 39.6%) di lavoratori in Ospedale pubblico. L'1.3% (12 casi) riguardava lavoratori di Istituti previdenziali; secondo i dati del 2023 dell'Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie (ONSEPS), sono stati riportati oltre 16.000 episodi di aggressione, coinvolgendo circa 18.000 professionisti, soprattutto in aree critiche come pronto soccorso, aree di degenza, servizi psichiatrici e ambulatori. Il 68% delle aggressioni è di tipo verbale, mentre il 26% è fisico. Il 38% delle
aggressioni è dovuto alla carenza di operatori sanitari, il 24% ai tempi delle liste d'attesa, il 23% alle file troppo lunghe per mancanza di comunicazione con il personale;
VISTO l'aumento delle aggressioni verbali del 44,7% e degli episodi contro le proprietà dell'86,9% in Emilia-Romagna tra il 2019 e il 2023. Le vittime femminili rappresentano il 65% del totale, con una prevalenza di aggressioni verso il personale infermieristico seguito dai medici e dagli operatori sociosanitari;
VISTO i dati Inail che confermano l'ipotesi che vi è ad oggi una sottostima del fenomeno. Difatti, nell'intero quinquennio 2016-2020, nella Sanità e assistenza sociale sono stati oltre 12 mila i casi di infortunio in occasione di lavoro accertati positivamente dall'Inail e codificati secondo la variabile Esaw/3 Deviazione "80 - sorpresa, violenza, aggressione, minaccia, ecc.";
VISTO il D.Lgs. 81/2008 i suoi allegati e successive modifiche;
CONSIDERATO come i nostri ospedali e in generale le strutture del SSN siano ad oggi uno dei luoghi meno sicuri per gli operatori che vi lavorano. Assistiamo infatti a un'escalation della violenza nei confronti dei sanitari preoccupante e allarmante;
CONSIDERATA l'odierna grave carenza di specialisti nelle strutture del SSN e che il fenomeno degli episodi di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie, è un fenomeno in rapido aumento che potenzialmente potrebbe causare un ulteriore fuga di personale;
CONSIDERATO il DdL sicurezza sanitari recentemente approvato in Consiglio dei Ministri che va a inasprire le pene per chi commette reati contro i sanitari e danneggia le strutture del SSN, rendendo più efficace e immediato l'arresto di chi si macchia di violenze sui sanitari;
CONSIDERATA la carenza di personale e la disorganizzazione nelle strutture sanitarie tra le principali cause di queste aggressioni, con aggravamento delle condizioni di lavoro e riduzione della capacità del personale di gestire situazioni di stress (in Italia, le donne rappresentano il 72% delle vittime, con un incremento del 40% degli episodi di violenza fisica e psicologica negli ultimi tre anni);
CONSIDERATA la crescente incidenza degli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari richiede un'immediata risposta normativa e strutturale;
CONSIDERATO gli ultimi dati dimostranti come le aggressioni si concentrino in aree ad alta intensità evidenziando, altresì, la necessità di misure specifiche per i reparti di emergenza e psichiatria;
CONSIDERATO che le attuali normative (D.Lgs. 81/2008) devono essere integrate per tenere conto dei rischi peculiari delle professioni sanitarie e per garantire ambienti sicuri;
Tutto ciò premesso,
SI ESPRIME
La necessità impellente di un adeguamento normativo e strutturale per incrementare la sicurezza negli ambienti sanitari. La sicurezza del personale sanitario è fondamentale, pertanto è necessario introdurre misure preventive, concrete e immediate, che rispondano efficacemente al rischio di possibili aggressioni.
CHIEDE
• che il Ministero dell'Università e della Ricerca di concerto col Ministero della Salute procedano alla richiesta e diano sostegno chiaro e inequivocabile a tutti gli emendamenti, indipendentemente dal colore politico, che hanno come finalità l'adeguamento del testo unico sicurezza sul lavoro il D.Lgs. 81/2008 e, più in generale, qualsiasi altra proposta che preveda l'adeguamento normativo e strutturale rispondente a dei criteri di prevenzione adeguati,
• formazione specifica: attivare dei corsi di gestione di situazioni critiche e simulazioni pratiche per tutto il personale sanitario nonché formazione avanzata per i responsabili di reparto sulla gestione delle emergenze;
• implementazione supporto psicologico per il personale coinvolto: accesso gratuito e immediato a servizi di supporto psicologico per gli operatori che subiscono aggressioni con orari di accesso flessibili e coordinate alle esigenze lavorative;
• tavolo tecnico interministeriale: collaborazione tra Ministero della Salute, Ministero dell'Università e della Ricerca e altri enti competenti per monitorare e migliorare la sicurezza nelle strutture sanitarie.
• finanziamento delle misure proposte: richiesta di un fondo dedicato alla sicurezza sanitaria per finanziare le misure di protezione e supporto psicologico.
• registro nazionale delle aggressioni: creazione di un registro nazionale per monitorare i casi di aggressione negli ospedali utile come riferimento statistico per azioni preventive future.
Questa mozione presentata in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari rappresenta un impegno serio per la protezione e il benessere degli studenti, degli specializzandi e degli operatori sanitari nelle strutture italiane. L'adozione di queste misure potrà permettere di ridurre l'incidenza di possibili aggressioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per la dignità di ciascuno.
La Presidente
Alessia Conti

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro

Sen. Anna Maria Bernini

Ministero dell'Università e della Ricerca

Alla cortese attenzione

Dell'On. Ministro

Prof. Orazio Schillaci

Ministero della Salute

e p.c.

al Segretario Generale

Cons. Francesca Gagliarducci

Ministero dell'Università e della Ricerca

alla Direzione generale

delle istituzioni della formazione superiore

Dott.ssa Marcella Gargano

Ministero dell'Università e della Ricerca

alla Direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio

Dott. Gianluca Cerracchio

Ministero dell'Università e della Ricerca

LORO SEDI

Oggetto: Mozione per l'adeguamento delle normative in materia di sicurezza sul lavoro in ambiente ospedaliero e sanitario

Adunanza del 09/10/2024

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

VISTO lo studio osservazionale condotto dall'Ordine dei Medici di Roma nel 2019 (956 soggetti, 2.3% degli iscritti) che riportava il 66,5% di aggressioni subite durante l'attività lavorativa (n. 636 casi). Si trattava nella maggior parte dei casi (379 casi, pari al 39.6%) di lavoratori in Ospedale pubblico. L'1.3% (12 casi) riguardava lavoratori di Istituti previdenziali; secondo i dati del 2023 dell'Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie (ONSEPS), sono stati riportati oltre 16.000 episodi di aggressione, coinvolgendo circa 18.000 professionisti, soprattutto in aree critiche come pronto soccorso, aree di degenza, servizi psichiatrici e ambulatori. Il 68% delle aggressioni è di tipo verbale, mentre il 26% è fisico. Il 38% delle

aggressioni è dovuto alla carenza di operatori sanitari, il 24% ai tempi delle liste d'attesa, il 23% alle file troppo lunghe per mancanza di comunicazione con il personale;

VISTO l'aumento delle aggressioni verbali del 44,7% e degli episodi contro le proprietà dell'86,9% in Emilia-Romagna tra il 2019 e il 2023. Le vittime femminili rappresentano il 65% del totale, con una prevalenza di aggressioni verso il personale infermieristico seguito dai medici e dagli operatori sociosanitari;

VISTO i dati Inail che confermano l'ipotesi che vi è ad oggi una sottostima del fenomeno. Difatti, nell'intero quinquennio 2016-2020, nella Sanità e assistenza sociale sono stati oltre 12 mila i casi di infortunio in occasione di lavoro accertati positivamente dall'Inail e codificati secondo la variabile Esaw/3 Deviazione "80 - sorpresa, violenza, aggressione, minaccia, ecc.";

VISTO il D.Lgs. 81/2008 i suoi allegati e successive modifiche;

CONSIDERATO come i nostri ospedali e in generale le strutture del SSN siano ad oggi uno dei luoghi meno sicuri per gli operatori che vi lavorano. Assistiamo infatti a un'escalation della violenza nei confronti dei sanitari preoccupante e allarmante;

CONSIDERATA l'odierna grave carenza di specialisti nelle strutture del SSN e che il fenomeno degli episodi di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie, è un fenomeno in rapido aumento che potenzialmente potrebbe causare un ulteriore fuga di personale;

CONSIDERATO il DdL sicurezza sanitari recentemente approvato in Consiglio dei Ministri che va a inasprire le pene per chi commette reati contro i sanitari e danneggia le strutture del SSN, rendendo più efficace e immediato l'arresto di chi si macchia di violenze sui sanitari;

CONSIDERATA la carenza di personale e la disorganizzazione nelle strutture sanitarie tra le principali cause di queste aggressioni, con aggravamento delle condizioni di lavoro e riduzione della capacità del personale di gestire situazioni di stress (in Italia, le donne rappresentano il 72% delle vittime, con un incremento del 40% degli episodi di violenza fisica e psicologica negli ultimi tre anni);

CONSIDERATA la crescente incidenza degli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari richiede un'immediata risposta normativa e strutturale;

CONSIDERATO gli ultimi dati dimostranti come le aggressioni si concentrino in aree ad alta intensità evidenziando, altresì, la necessità di misure specifiche per i reparti di emergenza e psichiatria;

CONSIDERATO che le attuali normative (D.Lgs. 81/2008) devono essere integrate per tenere conto dei rischi peculiari delle professioni sanitarie e per garantire ambienti sicuri;

Tutto ciò premesso,

SI ESPRIME

La necessità impellente di un adeguamento normativo e strutturale per incrementare la sicurezza negli ambienti sanitari. La sicurezza del personale sanitario è fondamentale, pertanto è necessario introdurre misure preventive, concrete e immediate, che rispondano efficacemente al rischio di possibili aggressioni.

CHIEDE

• che il Ministero dell'Università e della Ricerca di concerto col Ministero della Salute procedano alla richiesta e diano sostegno chiaro e inequivocabile a tutti gli emendamenti, indipendentemente dal colore politico, che hanno come finalità l'adeguamento del testo unico sicurezza sul lavoro il D.Lgs. 81/2008 e, più in generale, qualsiasi altra proposta che preveda l'adeguamento normativo e strutturale rispondente a dei criteri di prevenzione adeguati,

• formazione specifica: attivare dei corsi di gestione di situazioni critiche e simulazioni pratiche per tutto il personale sanitario nonché formazione avanzata per i responsabili di reparto sulla gestione delle emergenze;

• implementazione supporto psicologico per il personale coinvolto: accesso gratuito e immediato a servizi di supporto psicologico per gli operatori che subiscono aggressioni con orari di accesso flessibili e coordinate alle esigenze lavorative;

• tavolo tecnico interministeriale: collaborazione tra Ministero della Salute, Ministero dell'Università e della Ricerca e altri enti competenti per monitorare e migliorare la sicurezza nelle strutture sanitarie.

• finanziamento delle misure proposte: richiesta di un fondo dedicato alla sicurezza sanitaria per finanziare le misure di protezione e supporto psicologico.

• registro nazionale delle aggressioni: creazione di un registro nazionale per monitorare i casi di aggressione negli ospedali utile come riferimento statistico per azioni preventive future.

Questa mozione presentata in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari rappresenta un impegno serio per la protezione e il benessere degli studenti, degli specializzandi e degli operatori sanitari nelle strutture italiane. L'adozione di queste misure potrà permettere di ridurre l'incidenza di possibili aggressioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per la dignità di ciascuno.

La Presidente

Alessia Conti

 



Versione pdf del documento