Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

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  • Home pageMozioni2024Misure a supporto della comunità studentesca bielorussa che vive e studia in esilio.

18 luglio 2024

Roma, 18/07/2024

 

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro
Sen. Anna Maria Bernini
Ministero dell'Università e della Ricerca
gabinetto@pec.mur.gov.it

 

alla cortese attenzione

dell'On. Ministro
Sen. Antonio Tajani
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

gabinetto.ministro@cert.esteri.it

 

alla Direzione generale dell'internazionalizzazione e della comunicazione

Dott. Gianluigi Consoli

dginternazionalizzazione@pec.mur.gov.it

 

e p.c.               all'attenzione dei rettori delle Università italiane

per il tramite della Presidente della CRUI

Prof.ssa Giovanna IANNANTUONI

segreteria.crui@pec.it

 

Oggetto: Misure a supporto della comunità studentesca bielorussa che vive e studia in esilio.

Adunanza del 17 e 18 luglio 2024

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

VISTA la soppressione delle proteste studentesche verificatesi in Bielorussia nel 2020 e la conseguente repressione sistematica ai danni della componente studentesca che vi aveva partecipato attuata dal governo autoritario di Lukashenko;

 

VISTE le perquisizioni, le espulsioni, gli arresti e le sanzioni erogate ai danni degli studenti che avevano partecipato attivamente alle proteste attuati in collaborazione con gli uffici amministrativi delle università bielorusse, la polizia e il KGB;

VISTO lo "Students' Case" in cui il 16 luglio 2021 dodici studenti furono arrestati e condannati a scontare sentenze di due o due anni e mezzo;

 

CONSIDERATO che a causa di queste misure di repressione un grande numero di studenti è stato costretto ad abbandonare la Bielorussia scegliendo la via dell'esilio;

 

CONSIDERATO che molti degli studenti che hanno dovuto interrompere i loro studi in Bielorussia stanno continuando a cercare opportunità per continuare i loro studi all'estero;

 

CONSIDERATO che gli studenti in esilio non possono ritornare in Bielorussia per ottenere i documenti richiesti per iscriversi a corsi di studio all'estero per via del rischio di venire perseguiti;

 

VISTO il Decreto Presidenziale n. 278 emanato da Lukashenko che ha alterato le procedure per ottenere diversi documenti ufficiali, inclusi i certificati relativi all'istruzione e agli studi;

 

VISTO il report "State of Belarusian Academia 2023" redatto dalla Belarusian Students' Association - BSA;

 

VISTA la Convenzione di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio;

 

PRESO ATTO che ora i cittadini bielorussi sono tenuti a richiedere i documenti di istruzione esclusivamente di persona o tramite un rappresentante con delega rilasciata esclusivamente in Bielorussia;

 

CONSIDERATO che le università europee richiedono la prova delle qualifiche precedentemente ottenute per perfezionare le domande di ammissione;

 

CONSIDERATO che ciò pone problemi significativi ai cittadini bielorussi che fuggono dalla persecuzione politica, poiché li costringe a tornare in Bielorussia per l'autenticazione dei documenti o ad affidarsi a rappresentanti con delega, con il rischio di essere arrestati dalle autorità bielorusse;

 

CONSIDERATO che il decreto ha anche un impatto sul processo di apostillazione, cioè la conferma dell'autenticità di un documento pubblico, per i diplomi scolastici, impedendo ulteriormente agli studenti bielorussi di iscriversi in atenei stranieri, mettendo a rischio la possibilità di far riconoscere le qualifiche all'estero;

 

PRESTO ATTO che la Bielorussia non fa parte dell'area Schengen e quindi per chi si sposta in Italia è prima necessario ottenere un visto;

CONSIDERATO che nell'ultimo periodo vengono rilasciati prevalentemente solo visti turistici di breve periodo che quindi non permettono agli studenti di studiare all'estero,

CHIEDE

 

  • l'istituzione di procedure speciali per il rilascio di un passaporto per stranieri e/o per il continuo riconoscimento dei passaporti scaduti per gli studenti bielorussi che vogliano iscriversi o continuare un percorso di studio nelle università italiane o abbiano appena conseguito un titolo di studio e stiano cercando un lavoro nel nostro paese;

 

  • la creazione di una prassi straordinaria per permettere agli studenti bielorussi l'ottenimento di un visto Schengen e permesso di soggiorno per studiare in Italia;

 

  • la garanzia dell'applicazione delle procedure flessibili, già possibili tramite il lavoro del CIMEA e la Convenzione di Lisbona, per il riconoscimento dei titoli di studio pregressi per l'ammissione ai corsi di studio italiani per la comunità studentesca bielorussa che non dovesse riuscire a recuperare i documenti ufficiali entro le scadenze per i bandi di ammissione, oltre che un'adeguata comunicazione di questa possibilità su tutte le pagine istituzionali di riferimento;

  • l'erogazione di borse di studio e altre misure di aiuto economico, come l'esonero totale dalla tassazione, per supportare la possibilità per la comunità studentesca bielorussa di iscriversi a corsi di laurea e programmi di dottorato italiani;

 

  • l'istituzione di un programma Students at Risk a livello nazionale che, prendendo esempio da quelli già attivati in Germania e Norvegia, possa dare l'opportunità di iniziare e portare a termine un percorso di studio nelle università italiane a tutti gli studenti che per il loro attivismo per i diritti umani siano "a rischio" di vedersi negata la possibilità intraprendere un percorso di studio nel loro paese di residenza.

La Presidente

Alessia Conti



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