21 dicembre 2023 Roma, 21 Dicembre 2023
Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof.ssa Anna Maria Bernini Ministero dell'Università e della Ricerca
Al Presidente della Conferenza dei Rettori Universitari Italiani Magnifica Rettrice Professoressa Iannantuoni
E, p.c. al Segretario Generale Cons. Francesca Gagliarducci segretariatogenerale@mur.gov.it
Alla Direzione generale delle istituzioni della formazione superiore c.a. Dott.ssa Marcella Gargano
Alla Direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio c.a. Dott. Gianluca Cerracchio
LORO SEDI
Oggetto: Azioni a contrasto della violenza di genere
Adunanza del 21 e 22 Dicembre 2023
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
VISTO La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 7 aprile 2011 a cui l'Italia ha aderito nel 2013;
VISTO L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza della "Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", invitando i governi, le organizzazioni internazionali e gli enti locali a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica a quella che oggi è, giustamente, considerata una vera e propria emergenza;
VISTO il documento "Indicazioni per azioni positive del MIUR sui temi di genere nell'Università e nella Ricerca", redatto dal Gruppo di lavoro "Genere e Ricerca" del MIUR nel 2018;
VISTO il progetto UN.i.RE, una rete di università italiane ed europee che ha l'obiettivo di attuare la "Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne e la violenza domestica" (Convenzione di Istanbul) nelle parti dedicate alla formazione, alla ricerca, alla raccolta dati e alla sensibilizzazione della società nell'ottica di affermare una cultura del rispetto delle identità di genere, sostenuto e finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio;
VISTA la Legge n.119/2013 che istituisce il reato di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela o convivenza con la vittima di sesso femminile;
VISTA la Legge n.69/2019 che ha come obiettivo principale quello di contrastare la violenza contro le donne, migliorare la protezione delle vittime e rendere più efficace l'azione delle forze dell'ordine;
VISTA la Legge n.168/2023 sulle "Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica" approvata recentemente in data, 24 Novembre 2023 e che entrerà in vigore il 9 Dicembre 2023.
VISTA la Direttiva n. 83 del 24 novembre 2023 riguardante i percorsi progettuali in tema di "Educazione alle relazioni", firmata dal Ministro dell'Istruzione in data 22 novembre 2023 e attualmente in corso di registrazione
PRESO ATTO della cultura patriarcale che è alle radici della nostra società e che promuove l'oggettificazione del corpo femminile attraverso un'idea di possessività da parte degli individui socialmente riconosciuti come uomini, manifestandosi attraverso svariate forme di violenza (fisica, verbale, economica, psicologica ecc.);
CONSIDERATO che la violenza sulle donne è una questione sistemica, fortemente legata alla cultura patriarcale dominante e che, per questo, l'efficace prevenzione e il contrasto a tale fenomeno passa da un cambiamento culturale, e parte dalla diffusione della cultura del rispetto e della parità ad ogni livello, a partire dal sistema scolastico e universitario;
CONSIDERATO che sono 110 i femminicidi avvenuti nel 2023 in Italia;
CONSIDERATO che il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni e 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila);
CONSIDERATO che secondo i dati ISTAT il 78% delle vittime di violenza di genere non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto presso servizi specializzati; solo il 15% si è rivolta alle forze dell'ordine, il 4,5% ad un avvocato, mentre l'1,5% ha cercato aiuto presso un servizio o un centro antiviolenza o anti stalking. Tra queste solo il 48,3% delle donne che si sono rivolte a istituzioni o servizi specializzati ha poi denunciato o sporto querela;
CONSIDERATO anche il recente caso di tentato stupro nei confronti di una tirocinante di Infermieristica, avvenuto durante un turno notturno all'interno del Policlinico di Padova;
RITIENE
necessario che il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari si interroghi sulle cause delle violenze di genere, di concerto con esperti e istituzioni che lavorano sul tema, e proceda ad elaborare un documento sulle azioni per contrastare la violenza di genere in università e sulla possibilità di strutturare delle iniziative di sensibilizzazione, presentando poi il tutto al Ministero dell'Università e della Ricerca.
CHIEDE
- che il Ministero e la CRUI incentivino gli Atenei ad organizzare delle iniziative di sensibilizzazione sul tema delle violenze di genere.
- l'istituzione di un osservatorio nazionale sulle molestie e le violenze, non solo per la comunità studentesca ma per tutta la comunità accademica, che ogni anno restituisca i propri dati alla CRUI, al CNSU e al MUR. la Presidente Versione pdf del documento |
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