24 ottobre 2023
Roma, 28 Settembre 2023
Alla cortese attenzione dell'On. Ministro Prof.ssa Anna Maria Bernini
e, p.c. al Segretario Generale Cons. Francesca Gagliarducci segretariatogenerale@mur.gov.it
alla Direttrice generale della Direzione generale delle istituzioni della formazione superiore Dott.ssa Marcella Gargano
alla Direzione
generale Dott. Gianluca Cerracchio Ministero dell'Università e della Ricerca dgordinamenti@pec.mur.gov
al Presidente della VII Commissione permanente del Senato della Repubblica Sen. Roberto MARTI roberto.marti@senato.it
al Presidente della VII Commissione permanente della Camera dei Deputati On. Federico MOLLICONE
OGGETTO: Linee guida/di indirizzo ministeriali per la corretta e uniforme attuazione del progetto di mobilità nazionale c.d. "Erasmus italiano"
Adunanza del 28 e 29 settembre 2023
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
VISTO i documenti approvati dal C.n.s.u. in data 17 dicembre 2019 e 2 dicembre 2021, aventi ad oggetto proposte di incentivo della mobilità interna e di uno scambio culturale tra i diversi Atenei italiani su territorio nazionale;
VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che, in linea con gli obiettivi proposti, prevede, tra gli altri, anche il miglioramento qualitativo e l'ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione con appositi fondi stanziati e ad essi destinati;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/817 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 maggio 2021 che istituisce "Erasmus+: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport";
CONSIDERATO l'incontro tenutosi in data 8 giugno 2023 tra il Ministro On. Anna Maria Bernini e il C.n.s.u. avente ad oggetto diverse tematiche, tra queste quelle del diritto allo studio e dell'offerta formativa in cui si è trattato anche del tema in oggetto;
CONSIDERATO l'impegno pubblico del Ministro con Sua firma al Regolamento delle classi di laurea con cui si permetterà agli studenti di costruire un percorso formativo individuale e personalizzato, garantendo la possibilità di spostarsi all'interno del territorio nazionale con il riconoscimento dei crediti formativi di esami sostenuti in altri atenei italiani sulla base di convenzioni tra le università e in linea con il modello di Erasmus internazionale;
CONSIDERATA l'immediata operatività del programma richiedente il solo adeguamento dei regolamenti didattici dei singoli atenei italiani, entro il 30 novembre 2023, al progetto di mobilità nazionale per rendere effettiva la sua realizzazione in modo coerente ed organico su tutto il territorio nazionale;
CONSIDERATA l'attivazione del progetto pilota in capo alle Università di Bergamo e Reggio Calabria nell'avviare la progettazione di un'azione sperimentale che permetta ai rispettivi studenti di frequentare insegnamenti presso la sede partner, ottenendone il riconoscimento all'interno del proprio percorso universitario rendendo l'offerta formativa sempre più personalizzata e individuale rispetto alle singole esigenze;
VISTO lo schema di Decreto Ministeriale relativo ai criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l'anno 2023 su cui come componenti del C.n.s.u. e C.u.n. abbiamo espresso parere e, in particolare, all'attenzione dell'art. 9, lett. b) del suddetto decreto recante "interventi a favore degli studenti" e, nel caso di specie, allo stanziamento di € 65.000.000 di cui € 60.000.000 destinati al Fondo per il sostengo dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti;
CONSIDERATO i risultati fin qui raggiungi e dell'accertata necessità di procedere ad una armonizzazione concreta ed efficace del progetto di mobilità nazionale tra i diversi atenei italiani e dell'importanza di tale percorso come forma di accrescimento formativo- culturale del percorso accademico di ciascuno studente nonché della possibilità di garantire uno scambio inter e multidisciplinare tra le università;
CONSIDERATO l'importanza di tale progetto come strumento efficace per ampliare e rendere più flessibile l'offerta formativa nonché di garantire la possibilità di personalizzare il proprio percorso di studio in virtù delle esigenze di tutti gli studenti e studentesse;
CONSIDERATA la fondata preoccupazione che la mancanza di linee di indirizzo ministeriali e di una linea comune di coordinamento tra i diversi Atenei italiani possa pregiudicare la sua attuazione in maniera uniforme e controllata su territorio nazionale, dovendo questi far fronte anche a tutte le problematiche connesse alla mobilità nonché di un mancato monitoraggio durante i processi (auspicabilmente anche preventivo) di adesione e adattamento di tale pratica nei propri regolamenti didattici andando così a limitare e rendere ostica la praticabilità del progetto;
FORMULA QUANTO SEGUE
Osservazioni generali Sul tema di diritto allo studio e miglioramento dell'offerta formativa, presentata dai nostri Atenei italiani, riteniamo che il progetto di mobilità nazionale c.d. "Erasmus italiano" sia uno strumento fondamentale di implementazione e miglioramento qualitativo nonchè quantitativo dell'offerta formativa dell'intero sistema universitario.
Come Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, abbiamo già portato all'attenzione di questo Ministero, in data 17 dicembre 2019 e in data 2 dicembre 2021, proposte e osservazioni inerenti il progetto di mobilità nazionale su cu crediamo debba essere fatto un lavoro serio di investimento e organizzazione strutturale. Mancante ad oggi di una propria regolamentazione in via generale o di linee guida che possano, nella piena autonomia dei singoli Atenei, predisporre un piano attuativo adatto alle esigenze odierne di crescita culturale e scambio interdisciplinare tra studenti anche su un piano nazionale. L'introduzione del nuovo percorso dell'Erasmus italiano ovvero di uno scambio culturale tra Atenei appartenenti alla nostra nazione sarebbe un ottimo incentivo non solo in termini di mobilità interna ma anche un utile mezzo per incentivare lo scambio multidisciplinare, culturale ed esperienziale a livello inter regionale in perfetta linea con gli obiettivi del PNRR che, tra gli altri, prevede anche il miglioramento qualitativo e l'ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione.
Già alla presenza dell'On. Ministro Anna Maria Bernini, in un incontro con il C.n.s.u. in data 8 giugno 2023, è stata fatta presente la necessità di sviluppare tale pratica e l'importanza di una struttura chiara e lineare a carattere nazionale che possa garantire una concreta e omogenea attuazione da parte di tutti gli Atenei italiani.
È imprescindibile, a tal fine, l'istituzione di un fondo che possa sostenere e promuovere il progetto e che questi, rispetto ai fondi già stanziati e ripartiti all'interno del Decreto Ministeriale relativo ai criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l'anno 2023, siano differenti e non cumulativi rispetto a quelli già stanziati per la mobilità studentesca (Erasmus+) così da non gravare, nella sua attuazione nazionale, sulla gestione propria di risorse dei singoli Atenei onde evitare differenziazioni tra le università italiane. È auspicabile, a tal fine, avere uno scheletro di quello che dovrebbe essere il progetto e di come siano importanti delle line guida ministeriali da diramare ai singoli Atenei italiani, nel pieno rispetto della propria autonomia, che dovrebbero regolamentare, in maniera omogena e organica, i suoi caratteri strutturali.
In linea anche con quanto definito in passato dallo stesso C.n.s.u., a titolo esemplificativo:
Riteniamo che anche queste piccole indicazioni, adeguatamente strutturate e a titolo meramente esemplificativo, possano definire, tra gli atenei italiani, un quadro già più chiaro in termini applicativi del progetto. Il programma, rappresenta un'apertura di carattere inter e multi disciplinare che garantirebbe a molti studenti di maturare un'esperienza che riesca ad arricchire il proprio percorso formativo e professionale nonché di determinare una forte circolarità culturale tra le università italiane, in uno scambio formativo tra le diverse regioni così da acquisire conoscenze trasversali, stimolare confronti tra comunità studentesche e avere modo di conoscere e valorizzare il territorio nazionale e, magari, lenire e contrastare quelle divergenze territoriali che, troppo spesso, si creano tra università di "serie A e B".
Sebbene riconosciamo il valore dell'istruzione superiore e l'importanza di acquisire conoscenze approfondite nel proprio campo di studio, riteniamo che sia necessario un maggiore adeguamento dell'offerta formativa alle esigenze del mercato del lavoro. L'obiettivo di tale intervento è quello di valorizzare il più possibile l'autonomia degli studenti, le scelte professionalizzanti e specialistiche che possono essere intraprese durante il proprio percorso accademico. Ogni studente deve poter avere la possibilità di investire in un percorso di studio che risponda ai propri interessi e che arricchisca la propria formazione universitaria e professionale anche alla luce delle odierne sfide di accesso al mondo del lavoro garantendo quei giusti mezzi per poter entrare competitivamente nel mondo delle professioni.
CHIEDE
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