Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

2022-2025

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  • Home pageMozioni2022Condanna della repressione dei diritti umani all’interno della Federazione Russa e richiesta di intervento per gli studenti di mobilità internazionale

11 marzo 2022

 

Roma, 10 Marzo 2022 Alla cortese attenzione
dell'On. Ministra Dell'Università e della Ricerca
Prof.ssa Cristina Messa
Al Segretario Generale del Mur Dott.ssa Maria Letizia Melina
LORO SEDI
Adunanza del 10 e 11 marzo 2022
OGGETTO: Condanna della repressione dei diritti umani all'interno della Federazione Russa e richiesta di intervento per gli studenti di mobilità internazionale
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
CONSIDERATA l'opposizione pubblica da parte di numerosi cittadini russi rispetto all'operato del proprio governo e la manifestazione del proprio dissenso nei confronti del regime autoritario di Vladimir Putin a causa dell'invasione ucraina;
CONSIDERATA la promulgazione da parte della Parlamento Russo di una legge che impone fino a 15 anni di carcere per chi diffonde notizie contrastanti con ciò che viene comunicato dal governo russo e che questo ha portato alla fuga di numerosi giornalisti internazionali nonché alla chiusura di numerosissime testate giornalistiche o radiofoniche contrarie al regime;
CONSIDERATE le notizie a mezzo stampa secondo le quali alcuni professori italiani e internazionali residenti e impiegati all'interno dei confini della Federazione Russa siano stati costretti all'esilio per timore di ritorsioni a causa dell'espressione pubblica del proprio pensiero;
CONSIDERATE le notizie a mezzo stampa secondo le quali le forze di polizia russe stiano controllando sistematicamente i dispositivi di comunicazione degli studenti e stiano incitando la popolazione universitaria a compiere azioni di delazione riguardo a coloro che esprimono pubblicamente dissenso;
CONSIDERATI l'arresto, la carcerazione e la possibile tortura psico-fisica di un alto numero di studenti e professori russi i cui dati e numeri sono inaccessibili ai mezzi di informazione italiani o internazionali;
CONSIDERATE le condizioni carcerarie russe che, come denunciato da Amnesty International, sono carenti di assistenza medica, soggette a sovraffollamento e quindi inadeguate all'emergenza sanitaria Covid-19;
CONSIDERATA la sistematica repressione attuata sistematicamente da anni dalle forze di polizia russe nei confronti di minoranze più fragili quali le comunità LBTQ+, donne e minoranze etnico-religiose;
CONSIDERATE le costanti minacce cui la comunità accademica e studentesca continua ad essere esposta, anche all'interno dello spazio europeo di educazione superiore, la European Higher Education Area
CONSIDERATE le difficoltà conseguenti alle sanzioni economiche, che nello specifico impediscono alla popolazione russa anche di effettuare pagamenti attraverso i circuiti bancari internazionali;
ESPRIME
La propria condanna riguardo alla repressione di ogni forma di dissenso all'interno dei propri confini da parte della Federazione Russa con particolare attenzione nei confronti della situazione degli studenti e dei professori universitari russi.
Esprime inoltre la propria condanna per il mancato rispetto da parte della federazione Russa dei diritti umani con particolare attenzione al mancato rispetto della libertà di riunione, della libertà di associazione e della libertà d'espressione fondamentali per qualsiasi istituzione universitaria o accademica.
CHIEDE
che il Ministro dell'Università e della Ricerca si impegni nel portare all'attenzione del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio dei ministri e dello stesso Consiglio dei ministri la l'espressione di ferma condanna da parte del popolo studentesco universitario italiano della situazione russa impegnandosi nel:
Garantire un rientro sicuro a tutti gli studenti e le studentesse impegnati in programmi di mobilità internazionale ancora presenti all'interno dei confini della Federazione Russa che potrebbero essere soggetti a ritorsioni da parte delle autorità;
Condannare l'assenza delle libertà di riunione, associazione e di espressione del quale è soggetto il popolo russo e in particolare la comunità universitaria del medesimo paese;
Richiedere informazioni dettagliate su coloro che sono attualmente reclusi nelle carceri russe e sulle loro condizioni psico-fisiche e sanitarie con particolare attenzione alla popolazione universitaria russa;
Esercitare pressione per il rilascio di tutti gli studenti o docenti universitari attualmente presenti nelle carceri russe e ivi reclusi a causa dell'espressione del proprio dissenso oppure a causa del proprio senso di coscienza identitario, orientamento sessuale o credo religioso;
Evitare ogni forma di discriminazione della lingua e cultura russa credendo che la discriminazione non sia una soluzione ma anzi vada solo ad acuire una crisi e potrebbe ingenerare episodi di intolleranza, nello specifico prevenendo possibili atti di discriminazione da bandi pubblici e altre forme di accesso al diritto allo studio a causa della propria provenienza geografica.
IL PRESIDENTE
Luigi Leone Chiapparino

Roma, 10 Marzo 2022

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministra Dell'Università e della Ricerca

Prof.ssa Cristina Messa

 

Al Segretario Generale del Mur Dott.ssa Maria Letizia Melina

 

LORO SEDI

 

 

 

Adunanza del 10 e 11 marzo 2022

 

OGGETTO: Condanna della repressione dei diritti umani all'interno della Federazione Russa e richiesta di intervento per gli studenti di mobilità internazionale

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

CONSIDERATA l'opposizione pubblica da parte di numerosi cittadini russi rispetto all'operato del proprio governo e la manifestazione del proprio dissenso nei confronti del regime autoritario di Vladimir Putin a causa dell'invasione ucraina;

 

CONSIDERATA la promulgazione da parte della Parlamento Russo di una legge che impone fino a 15 anni di carcere per chi diffonde notizie contrastanti con ciò che viene comunicato dal governo russo e che questo ha portato alla fuga di numerosi giornalisti internazionali nonché alla chiusura di numerosissime testate giornalistiche o radiofoniche contrarie al regime;

 

CONSIDERATE le notizie a mezzo stampa secondo le quali alcuni professori italiani e internazionali residenti e impiegati all'interno dei confini della Federazione Russa siano stati costretti all'esilio per timore di ritorsioni a causa dell'espressione pubblica del proprio pensiero;

 

CONSIDERATE le notizie a mezzo stampa secondo le quali le forze di polizia russe stiano controllando sistematicamente i dispositivi di comunicazione degli studenti e stiano incitando la popolazione universitaria a compiere azioni di delazione riguardo a coloro che esprimono pubblicamente dissenso;

 

CONSIDERATI l'arresto, la carcerazione e la possibile tortura psico-fisica di un alto numero di studenti e professori russi i cui dati e numeri sono inaccessibili ai mezzi di informazione italiani o internazionali;

 

CONSIDERATE le condizioni carcerarie russe che, come denunciato da Amnesty International, sono carenti di assistenza medica, soggette a sovraffollamento e quindi inadeguate all'emergenza sanitaria Covid-19;

 

CONSIDERATA la sistematica repressione attuata sistematicamente da anni dalle forze di polizia russe nei confronti di minoranze più fragili quali le comunità LBTQ+, donne e minoranze etnico-religiose;

 

CONSIDERATE le costanti minacce cui la comunità accademica e studentesca continua ad essere esposta, anche all'interno dello spazio europeo di educazione superiore, la European Higher Education Area

 

CONSIDERATE le difficoltà conseguenti alle sanzioni economiche, che nello specifico impediscono alla popolazione russa anche di effettuare pagamenti attraverso i circuiti bancari internazionali;

 

ESPRIME

 

La propria condanna riguardo alla repressione di ogni forma di dissenso all'interno dei propri confini da parte della Federazione Russa con particolare attenzione nei confronti della situazione degli studenti e dei professori universitari russi.

 

Esprime inoltre la propria condanna per il mancato rispetto da parte della federazione Russa dei diritti umani con particolare attenzione al mancato rispetto della libertà di riunione, della libertà di associazione e della libertà d'espressione fondamentali per qualsiasi istituzione universitaria o accademica.

 

CHIEDE

 

 

che il Ministro dell'Università e della Ricerca si impegni nel portare all'attenzione del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio dei ministri e dello stesso Consiglio dei ministri la l'espressione di ferma condanna da parte del popolo studentesco universitario italiano della situazione russa impegnandosi nel:

 

 

Garantire un rientro sicuro a tutti gli studenti e le studentesse impegnati in programmi di mobilità internazionale ancora presenti all'interno dei confini della Federazione Russa che potrebbero essere soggetti a ritorsioni da parte delle autorità;

 

 

Condannare l'assenza delle libertà di riunione, associazione e di espressione del quale è soggetto il popolo russo e in particolare la comunità universitaria del medesimo paese;

 

Richiedere informazioni dettagliate su coloro che sono attualmente reclusi nelle carceri russe e sulle loro condizioni psico-fisiche e sanitarie con particolare attenzione alla popolazione universitaria russa;

 

 

Esercitare pressione per il rilascio di tutti gli studenti o docenti universitari attualmente presenti nelle carceri russe e ivi reclusi a causa dell'espressione del proprio dissenso oppure a causa del proprio senso di coscienza identitario, orientamento sessuale o credo religioso;

 

 

Evitare ogni forma di discriminazione della lingua e cultura russa credendo che la discriminazione non sia una soluzione ma anzi vada solo ad acuire una crisi e potrebbe ingenerare episodi di intolleranza, nello specifico prevenendo possibili atti di discriminazione da bandi pubblici e altre forme di accesso al diritto allo studio a causa della propria provenienza geografica.

 

IL PRESIDENTE

Luigi Leone Chiapparino

 



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