2 dicembre 2021
Ministero dell'Università e della Ricerca Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari
Roma, 2 dicembre 2021 Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof.ssa Maria Cristina Messa Ministero dell'Università e della Ricerca
Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof. Patrizio Bianchi Ministero della Pubblica Istruzione
Alla cortese attenzione del Consiglio Universitario Nazionale del Presidente CUN prof. Antonio Vicino
Adunanza del 1/12-2/12 2021 Oggetto: Orientamento Universitario IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI VISTA la Nota 4232 19/02/2014 in materia di Orientamento Permanente; VISTA la Legge n. 107/2016; VISTO l'articolo 1, comma 785, legge 30 dicembre 2018, n. 145; CONSIDERATA la difficoltà sempre maggiore della scelta del percorso universitario da parte delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori; CONSIDERATA l'importanza sempre maggiore della scelta del percorso universitario per lo sviluppo dell'apprendimento di studentesse e studenti e l'impatto di medio e lungo periodo che tale scelta ha sulla formazione e sulla vita di tali soggetti; CONSIDERATO il tasso di abbandono a 10 anni dalla laurea secondo il Rapporto ANVUR (2018) è oltre il 30%, mentre quello alla fine del primo anno è del 12,2%; RIBADENDO le ulteriori difficoltà introdotte dall'Emergenza Sanitaria dovuta alla Pandemia dovuta al Coronavirus;
CHIEDE Che il Ministero dell'Università e della Ricerca, congiuntamente con il Ministero della Pubblica Istruzione, si adoperi per comprendere i problemi dell'attuale Orientamento universitario e promuovere soluzioni in grado di fornire un orientamento efficace e di qualità. Il termine Orientamento Universitario è da intendersi, al fine di questa Mozione, come l'insieme di strumenti di sensibilizzazione a disposizione del MUR con la finalità di: 1) includere studentesse e studenti nel percorso universitario evitando il loro abbandono degli studi, rendendo noti le principali caratteristiche e benefici dell'università e i supporti presenti (come, ad esempio, il Diritto allo Studio); 2) permettere alle studentesse e studenti di ottenere le informazioni necessarie a prendere la decisione del percorso universitario in maniera autonoma e libera. E RIPORTA LE SEGUENTI CONSIDERAZIONI
Al momento, al meglio delle nostre conoscenze, le studentesse e gli studenti in uscita dalla scuola superiore, soprattutto tra il quarto e l'ultimo anno, hanno a disposizione le seguenti possibilità di orientamento: - Occasioni di orientamento formale promosse dalla Scuola di appartenenza; - Occasioni di orientamento offerte dalle Università e non riconosciute dalle scuole; - Saloni e Fiere di Orientamento svoltisi fisicamente; - Risorse online ufficiali: siti ufficiali promossi dal Ministero (e.g. Universitaly), siti delle singole università, Saloni e Fiere online; - Risorse online prodotte da privati (post, video e storie su canali Instagram, TikTok, Twitch e simili). 2. Problemi dell'attuale orientamento universitario Al momento, i principali problemi del sistema dell'Orientamento Universitario, intrinsecamente connessi con le modalità d'erogazione di cui sopra, sono: - disomogeneità territoriale a livello regionale: vi sono grandi differenze nell'offerta delle possibilità di orientamento a livello 'macro' (Saloni e Fiere di Orientamento fisici e Occasioni di orientamento offerte dalle Università) tra le varie aree geografiche d'Italia; - disomogeneità delle attività di orientamento organizzate dai singoli atenei, che troppo spesso interpretano i momenti di orientamento come forma di "reclutamento", centrando il focus dell'informazione sui servizi e sulle qualità della propria sede universitaria, piuttosto che su un effettivo orientamento ai percorsi universitari anche in funzione delle aspirazioni lavorative delle studentesse e studenti degli ultimi anni . - disomogeneità delle singole istituzioni scolastiche nei confronti delle iniziative di orientamento promosse da privati o dalle singole università (differenze nelle giustificazioni garantite, nelle offerte proposte e nel supporto degli studenti in tale; - reticenza da parte dei professori della scuola superiore nell'incoraggiare studentesse e studenti a partecipare alle attività di orientamento; - utilizzo disomogeneo da parte delle scuole del Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO); - eccessivo affidamento sulle reti di conoscenze personali delle studentesse e alle percezioni loro e delle proprie famiglie legate al contesto universitario; Tale lista non è esaustiva, ma intende catturare nella maniera più ampia possibile le diverse problematiche declinate nei singoli contesti. 3. Intervenire in maniera mirata per migliorare il passaggio tra Scuola e Università 3.1 - Capire di che cosa hanno davvero bisogno studentesse e studenti Considerando i problemi citati, chiediamo, in prima istanza, di condurre un'indagine a campione tra studentesse e studenti già inseriti nel percorso universitario e studentesse e studenti delle superiori per raccogliere informazioni su quali siano gli strumenti che i secondi vorrebbero avere a loro disposizione e quelli che i primi avrebbero voluto avere nel momento della scelta universitaria. Data la mutevolezza, la rapidità e l'imprevedibilità delle modalità e dei mezzi di comunicazione utilizzati dai giovani tra i 16 e i 19 anni, tali sondaggi possono fornire feedback utili nello strutturare le pratiche di orientamento. 3.2 - Intraprendere azioni per attuare un miglioramento nell'Orientamento Universitario Alla luce di quanto detto fin ora, chiediamo che MUR e MI intraprendano azioni volte a migliorare l'attuale orientamento universitario, quali, ad esempio: - Incentivazione da parte del MUR dell'introduzione delle "Spring Schools" (o "Fall Scools"): opportunità, per le studentesse e gli studenti nel periodo di orientamento, di frequentare (fisicamente oppure online) dei periodi di 2-3 giorni ideati appositamente dalle università per introdurre le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ai corsi universitari di interesse, designati ad hoc per loro. Tali "Spring/Fall Schools" dovrebbero vertere su aree generali di interesse e non essere focalizzate esclusivamente su un singolo corso di studi. La possibilità di partecipare a tali eventi deve essere incentivata dalle scuole (tramite giustificazione delle assenze, ad esempio) e il suo costo deve essere quanto più basso possibile, in modo da permettere a tutti gli studenti e le studentesse di parteciparvi, senza gravare eccessivamente sui bilanci delle università. - Miglioramento dei portali online esistenti: introduzione di nuovo portale o ripensamento radicale dei contenuti, dell'interfaccia e del marketing del portale Universitaly. - Introduzione di sistemi informativi più vicini a studentesse e studenti: creazione di appositi canali social che producano contenuti facilmente accessibili per studentesse e studenti del Liceo e che possano ricondurli facilmente al portale di cui sopra. - Introduzione di momenti di formazione alle prospettive lavorative derivanti dai diversi percorsi universitari. La scelta universitaria infatti è spesso collegata alle aspirazioni lavorative e di carriera di studentesse e studenti: è necessario quindi dare strumenti conoscitivi per una decisione libera e consapevole. - Incentivazione di programmi di tutoring, anche online, che permettano di mettere in contatto in maniera efficace studentesse e studenti delle superiori con i rispettivi pari nelle facoltà di interesse all'università. - Spostamento del periodo di orientamento: anticipare tale periodo dall'ultimo anno della scuola superiore alla seconda metà del penultimo e prima metà dell'ultimo, incentivando quanto più possibile l'anticipo dei primi eventi di introduzione generale nella prima metà del penultimo anno. - Rimodulazione dei programmi degli ultimi due anni di scuola per facilitare la partecipazione attiva delle studentesse e degli studenti in queste attività. Questi e simili obiettivi dovrebbero essere perseguiti attraverso una serie di azioni strategiche da parte dei Ministeri di competenza: - Investimenti adeguati verso l'orientamento: aumentare i finanziamenti dedicati alle strutture competenti. - Rimodulazione di strumenti esistenti (e.g. PCTO): impiego di strutture e disponibilità orarie rimodulando i progetti già esistenti. - Introduzione di momenti di confronto periodici con le rappresentanze studentesche delle scuole superiori e dell'università. Il Presidente Luigi Leone Chiapparino
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