Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

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  • Home pageMozioni2019Richiesta di monitoraggio ministeriale sui casi di apologia di nazifascismo da parte di docenti universitari

18 dicembre 2019

Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

 

Roma, 16 dicembre 2019 Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro dott. Lorenzo Fioramonti Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della

Ricerca

dell'On. Vice Ministro dott.ssa Anna Ascani Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

dell'On. Sottosegretario dott. Giuseppe De Cristofaro Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della

Ricerca

e.p.c.

Al Capo Dipartimento prof. Giuseppe Valditara Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della

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Al Direttore Generale dott.ssa Maria Letizia Melina Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della

Ricerca

Al Direttore Generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della

formazione superiore Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della

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Al Direttore Generale per il personale scolastico Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della

Ricerca

LORO SEDI

OGGETTO: Richiesta di monitoraggio ministeriale sui casi di apologia di nazifascismo da parte di docenti universitari

Adunanza del 16 e 17 Dicembre 2019

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

VISTO l'articolo 4 della legge 20 giugno 1952, n. 645, attuativa della XII Disposizione Transitoria e Finale della Costituzione della Repubblica Italiana, in merito al divieto di ricostituzione del partito fascista e da cui discende la normativa attuativa in merito al reato di apologia di fascismo;

VISTO l'articolo 10 della legge 22 maggio 1975, n. 152, "Disposizioni a tutela dell'ordine pubblico", per cui "Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità indicate nell'articolo 1 è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire duecentomila a lire cinquecentomila. Alla stessa pena soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche, ovvero idee o metodi razzisti. La pena è della reclusione da due a cinque anni e della multa da cinquecentomila a due milioni di lire se alcuno dei fatti previsti nei commi precedenti è commesso con il mezzo della stampa. La condanna comporta la privazione dei diritti previsti nell'articolo 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale, per un periodo di cinque anni";

VISTA la legge 25 giugno 1993, n.205, recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa;

VISTO l'articolo 293-bis del codice penale, concernente il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista, per cui "chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi sovversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici.";

CONSIDERATO il ruolo che la docenza scolastica e universitaria ricopre nella formazione delle giovani generazioni, le quali attraverso i percorsi formativi vengono avvicinate e istruite non solo a nozioni tecniche, ma anche alla conoscenza, al rispetto e alla condivisione dei primari valori costituzionali, tra i quali è primario il rifiuto di qualsiasi forma di fascismo, nazismo e dei valori da essi rappresentati;

CONSIDERATE le diffuse richieste di intervento nei confronti del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in seguito alle dichiarazioni postate sui social dal professor Emanuele Castrucci, docente dell'Università degli Studi di Siena, nelle quali venivano espresse posizioni filonaziste e richiamanti principi contrari all'ordinamento costituzionale italiano;

 

RICHIEDE

  • A questo Consiglio di prendere posizione contro qualsiasi espressione richiamante l'età fascista e nazista e i suoi ideali fondanti, tra cui il razzismo, l'antisemitismo, l'omofobia e la discriminazione;
  • Al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di monitorare e di prendere provvedimenti, su segnalazione dei singoli Atenei, in riferimento a qualsiasi persona che, trovandosi in un rapporto contrattuale con il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca o con strutture a esso riconducibili per ragioni di docenza e insegnamento, esprima pubblicamente posizioni che rivendicano e richiamano i ideali portati avanti dal nazifascismo.

 

il Presidente

Luigi Leone Chiapparino

 



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