Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

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  • Home pageMozioni2019​ ​Agevolazioni sulle tariffe di viaggio per studenti all’interno del paese

18 dicembre 2019

Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

 

 

Roma, 16 dicembre 2019

 

Alla cortese attenzione dell'On. Ministro dott. Lorenzo Fioramonti Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

dell'On.Vice Ministro dott.ssa Anna Ascani

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

e p.c.

 

Alla cortese attenzione dell'On. Paola De Micheli

Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti

 

Al Capo Dipartimento prof. Giuseppe Valditara

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale dott.ssa Maria Letizia Melina

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

 

LORO SEDI

 

OGGETTO:​ ​Agevolazioni sulle tariffe di viaggio per studenti all'interno del paese

 

Adunanza del ​16 dicembre 2019

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTO​ Art. 9 Cost.: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica";

 

VISTO Art. 3 Cost, "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,​             limitando di fatto la liberta ` e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.";

 

VISTO che l'ART. 34 comma III e IV della Costituzione, prevede che i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi e stabilisce che la Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

 

VISTA la riforma del titolo V parte II della Costituzione - operata con la L. cost. 3/2001 - che ha attribuito alla competenza legislativa esclusiva dello Stato la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (art. 117, secondo comma, lett. m, Cost.). Nell'ambito di tale titolo, la potestà legislativa in materia di diritto allo studio universitario è stata attribuita alle regioni, non rientrando né tra le materie di potestà esclusiva dello Stato, né tra quelle di legislazione concorrente.

 

VISTA la competenza concorrente e diversificata tra Stato e Regioni a proposito dei trasporti ferroviari

 

VISTO che l'ART. 3 del d.lgs. 68/2012 ha previsto un sistema integrato di strumenti e servizi per la garanzia del diritto allo studio, al quale partecipano, nell'ambito delle rispettive competenze, diversi soggetti. In particolare:

  • lo Stato ha competenza esclusiva in materia di determinazione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni)
  • le regioni a statuto ordinario esercitano la competenza esclusiva in materia di diritto allo studio, disciplinando e attivando gli interventi per il concreto esercizio di tale diritto;
  • le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano esercitano le competenze ad esse spettanti in base ai rispettivi statuti, tenendo conto dei LEP;
  • le università e le istituzioni AFAM, nei limiti delle proprie risorse, organizzano i propri servizi al fine di realizzare il successo formativo degli studi

 

VISTO l'ART. 12 del d.lgs. 68/2012, che ha, inoltre, attribuito al MIUR il compito di promuovere accordi di programma e protocolli di intesa per favorire il raccordo tra le diverse istituzioni che concorrono al successo formativo degli studenti e potenziare la gamma di servizi e interventi posti in essere dalle stesse.

 

VISTO l'ART. 136 comma I della L. n.388/2000  secondo il quale "Al fine di realizzare la coesione tra le diverse aree del Paese, con riguardo ai servizi aerei di linea, il Ministro dei trasporti e della navigazione dispone, con proprio decreto, l'imposizione di oneri di pubblico servizio in conformità alle disposizioni del regolamento (CEE) n. 2408/92 del Consiglio del 23 Luglio 1992 nelle regione di cui all'obiettivo 1 del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 Giugno 1999 e provvede a costituire le condizioni necessarie a determinare un'effettiva riduzione delle tariffe dei servizi aerei di linea nelle predette regioni".

 

CONSIDERATO che caratteristica fondamentale della continuità territoriale è la base normativa come Servizio Pubblico, il quale rende possibile la deroga ai principi di libero mercato e della libera concorrenza.

 

CONSIDERATO che in Europa, la continuità territoriale è quello strumento legislativo europeo che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto, normalmente per via aerea o marittima, ai cittadini abitanti in regioni sfavorite o disagiate dello Stato a cui appartengono. Nel caso dell'Italia, si possono citare le due isole maggiori del Mediterraneo, Sardegna e Sicilia.

CONSIDERATO che la continuità territoriale aerea da e per la regione Sardegna è regolamentata da bandi biennali o triennali finanziati dalla Regione stessa e autorizzati da decreti di imposizione di oneri di servizio pubblico sulle tratte stabilite da parte del Ministero dei Trasporti. Si parla di continuità territoriale 1 punta a connettere i tre aeroporti sardi (Olbia-Costa Smeralda, Cagliari-Elmas, Alghero-Fertilia).

 

CONSIDERATO che dal 2015 si parla anche di continuità territoriale 2, il cui scopo è quello di collegare Bologna-Borgo Panigale, Napoli-Capodichino, Firenze-Peretola, Verona-Villafranca ai tre aeroporti principali sardi, anche se da anni il bando è bloccato al vaglio della Commisione Europea.

 

CONSIDERATO che, nonostante l'importo stabilito non sia pienamente accessibile agli studenti e alle studentesse di tutte le fasce di reddito, attualmente da/per la Regione Sardegna esiste un meccanismo di continuità territoriale che consente di godere di tariffe a prezzo fisso tutto l'anno, con bagaglio garantito, nelle rotte da e per l'isola nei trasporti aerei. Possono godere della riduzione le seguenti categorie: i cittadini residenti in Sardegna, i giovani fino ai 21 anni di età, gli studenti fino al 27esimo anno di età, i disabili e gli anziani oltre i 70 anni.

 

CONSIDERATO che dal 2017 anche tutti i non residenti hanno accesso ad una tariffazione speciale, seppur non fissa tutto l'anno.

 

CONSIDERATO che riguardo la Regione Siciliana, solo le isole di Lampedusa e Pantelleria sono in regime di continuità con gli aeroporti di Catania, Palermo e Trapani.

 

CONSIDERATO l'elevato numero di studenti universitari fuori sede, che porta circa​ 432.332 studenti e studentesse su 1.728.836 a studiare in regioni differenti da quella di origine. Nello specifico caso della Regione Siciliana, su 130mila studenti residenti nella stessa Regione, oltre 52mila studiano in altre regioni italiane;

 

CONSIDERATA l'assenza e/o carenza di efficaci meccanismi di continuità territoriale verso le isole, accessibili​ anche agli studenti e alle studentesse meno abbienti;

 

CONSIDERATO il progressivo smantellamento del servizio ferroviario di medio/basso livello sui treni​     nazionali a medio/lunga percorrenza, a discapito dei servizi alta velocità dalle tariffe ben più elevate;

CONSIDERATO che proprio a causa dell'assenza di tariffe fisse o agevolate e della mancata continuità territoriale accessibili​ anche agli studenti e alle studentesse meno abbienti, si assiste ad un ricorrente aumento esponenziale del costo di biglietti aerei  nei periodi pre-festivi e più in generale di alta stagione, che abbiano come tratta quella proveniente dai principali aeroporti Italiani e diretta verso gli aeroporti meridionali e delle isole. Tali costi variano dai €200 ai €500.

 

CONSIDERATO che i costi dei biglietti aerei suddetti sono insostenibili sia dagli studenti che dalle relative famiglie e che per tale ragione molti studenti rinunciano al rientro a casa

 

CONSIDERATO che la dignità di poter viaggiare e spostarsi in libertà è un diritto di ogni cittadino,​  specialmente per tutti gli studenti e le studentesse che studiano in un luogo differente da quello di origine;

 

CHIEDE

 

Che la sostenibilità ambientale della mobilità a medio/lungo raggio, comunque ritenuto obiettivo fondamentale e prioritario per la nostra società, non venga perseguita sulle spalle di studenti e studentesse, tramite rincari dovuti a incrementi di tassazione applicate a categorie di cittadini che già vivono delle forti situazioni di difficoltà;

 

Che il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, si faccia portavoce della necessità di re-investimento sui servizi ferroviari di medio/lungo raggio a basso costo, al fine di incentivare e rendere economicamente accessibile la forma di trasporto più sostenibile dal punto di vista ambientale;

 

Che il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si adoperi per favorire la mobilità nazionale degli studenti e delle studentesse universitarie attraverso il raggiungimento di un regime tariffario agevolato da perseguire tramite accordi e convenzioni tra lo stesso Ministero, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e i principali vettori di trasporto ferroviario, su gomma e, laddove necessario, aereo. Tale misura deve permettere una fuoriuscita della suddetta categoria dalle dinamiche del mercato che portano le diverse compagnie a speculare sulle necessità di ricongiungimento familiare dei fuori sede e deve intendersi come transitoria per il raggiungimento della gratuità dei trasporti per studenti e studentesse universitarie;

 

Che il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, stimoli le Regioni italiane al fine di istituire un capillare ed efficace meccanismo di continuità territoriale, ponendo particolare attenzione all'emergenziale situazione della regione Sicilia;

 

Che vengano convocati dei tavoli tecnici tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca On. Lorenzo Fioramonti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Paola De Micheli, i presidenti delle regioni italiane, la commissione Diritto allo studio del Consiglio Nazionale Universitario, finalizzati a trovare una soluzione quanto più efficace rispetto ai problemi di cui sopra e in generale al trasporto degli studenti fuori sede; con particolare e prioritaria attenzione al caso della Regione Sicilia.

 

 

Il Presidente

Luigi Leone Chiapparino



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