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  • Home pageMozioni2018Mozione abrogazione dell’art. 50 del ddl bilancio e redistribuzione dei fondi ad esso destinati nel fondo integrativo statale e del fondo di cui all’ art. 8 lett. A) dei criteri di riparto dell’ffo 2018.

30 novembre 2018

Roma, 23 novembre 2018

 

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro

prof.  Marco Bussetti

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

dell'On. Vice Ministro

dott. Lorenzo Fioramonti

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

e p.c.

 

Al Capo Dipartimento

prof. Giuseppe Valditara

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale

dott.ssa Maria Letizia Melina

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

LORO SEDI

 

OGGETTO: MOZIONE ABROGAZIONE DELL'ART. 50 DEL DDL BILANCIO E REDISTRIBUZIONE DEI FONDI AD ESSO DESTINATI NEL FONDO INTEGRATIVO STATALE E  DEL FONDO DI CUI ALL' ART. 8 LETT. A) DEI CRITERI DI RIPARTO DELL'FFO 2018.

Adunanza del 22 e 23 novembre 2018

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

VISTO il Disegno di legge: "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021" (A.C. 1334), di seguito "Disegno di Legge di Bilancio";

 

VISTO l'Art. 50 del Disegno di Legge di Bilancio titolato "Bonus Occupazionale Giovani Eccellenze" ed in particolare il comma 1 che prevede: "Ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato laureati, ovvero di dottori di ricerca, in possesso dei requisiti previsti dal comma 2 del presente articolo, viene riconosciuto un incentivo, sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi INAIL, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata";

 

VISTO il comma 12 dell'Art. 50 del Disegno di Legge di Bilancio che prevede che gli oneri relativi a tale intervento ammontano al massimo a 50 milioni di euro per il 2019 e di 20 milioni per il 2020;

 

CONSIDERATO che secondo Almalaurea nel 2017 su un totale di 44.422 laureati magistrali (biennio o ciclo unico), la quota di laureati con 110 e lode è pari in media al 38,1% del totale. Territorialmente il dato dei laureati con lode è di 33,3% al Nord, 40,9% dei candidati al mezzogiorno e al Centro Italia il 42,9%;

 

CONSIDERATO che, alla luce dei 50 milioni stanziati per l'anno 2019 e presupponendo che in tutti i casi di assunzione si escludano effettivamente 8.000 euro di contributi previdenziali, dell'intervento in questione beneficerebbero 6.250 laureati mentre con il medesimo importo, e considerando circa l'importo massimo erogato in Italia per una borsa di studio per studenti fuori sede (5.000 euro), un eventuale distribuzione dei fondi nel FIS garantirebbe un incremento di 10.000 borse di studio;

 

CONSIDERATO il Rapporto sulla condizione studentesca 2018 elaborato dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari che a pag. 18 quantifica in 7.500 unità il numero di studenti idonei alla Borsa di Studio DSU che non beneficiano del servizio per insufficienza di risorse messe a disposizione da Stato e Regioni;

 

CONSIDERATO che nel Disegno di Legge di Bilancio non è ad ora presente alcuna voce che preveda un aumento sostanzioso del Fondo Integrativo Statale funzionale ad una copertura totale degli idonei non beneficiari.

 

CONSIDERATO che tale incentivo non tiene conto della relazione tra la mansione lavorativa svolta e le competenze acquisite attraverso il proprio percorso formativo;

 

RITIENE

Priva di ogni finalità effettivamente incentivante l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali per l'assunzione di laureati con voto di laurea di 110 e lode, in quanto altro non fa che finanziare una prassi già ampiamente consolidata presso imprese e datori di lavoro privati che vede le assunzioni determinate prevalentemente, talvolta esclusivamente, dal criterio del voto di laurea.

 

Che sia al contrario opportuno incentivare i datori di lavoro privati ad utilizzare criteri di assunzione improntati maggiormente su una valutazione complessiva del percorso di studi effettuato, delle competenze acquisite e che non si concentrino esclusivamente su un dato, quello del voto di laurea o del dottorato,  che non sempre presenta adeguatamente il valore professionale, culturale e umano di un laureato.

 

Assolutamente prioritario, ancor prima di valorizzare il "super merito" universitario, garantire a tutti coloro che ne hanno diritto la partecipazione alla vita universitaria attraverso la copertura totale del fabbisogno di risorse per le Borse di Studio.

CHIEDE

L'abrogazione dell'art. 50 del DDL Bilancio e la contestuale redistribuzione nel Fondo Integrativo Statale dei fondi stanziati per gli oneri relativi a tale intervento, attraverso la previsione di un'autonoma voce in Legge di Bilancio che preveda l'aumento di 50 milioni di euro nel 2019 e di 20 milioni di euro per il 2020 del FIS e del fondo di cui all'art.8 lett. a) dei criteri di riparto FFO Università Statali 2018.

 

 

 

La Presidente

Anna Azzalin



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