2 novembre 2017 Roma, 2 novembre 2017
Alla cortese attenzione dell'On. Ministro Valeria Fedeli Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Al Presidente della V Commissione On. Francesco Boccia Camera dei Deputati
Al Presidente della V Commissione On. Giorgio Tonini Senato della Repubblica
Alla Presidente della VII Commissione On. Flavia Piccoli Nardelli Camera dei Deputati
Al Presidente della VII Commissione On. Andrea Marcucci Senato della Repubblica
e p.c. Al Capo Dipartimento Prof. Marco Mancini Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Al Direttore Generale Dott.ssa Maria Letizia Melina Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
LORO SEDI
OGGETTO: MOZIONE INERENTE L'IMPATTO NEGATIVO IVA SUI BILANCI DEGLI ENTI REGIONALI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
Adunanza n. 10 del 2 e 3 novembre 2017 IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
CONSIDERATO che l'Agenzia delle Entrate ha rilevato che il trattamento IVA delle operazioni dell'ARDSU debba essere valutato alla luce della sentenza n. 13069/2011 della Corte di Cassazione, la quale, relativamente all'Istituto per il DSU di Pavia (ritenuto impropriamente omologo all'Azienda per il DSU della Toscana) sancisce che le operazioni relative ai servizi di vitto e alloggio, rientrano nella fattispecie di cui all'art.10, primo comma, numero 20) del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 della Corte di Cassazione.
VISTO l'articolo 2-bis, comma 1, del DL 50/2017 rubricato come "Interpretazione autentica in materia di regime dell'imposta sul valore aggiunto per i servizi di vitto e di alloggio in favore degli studenti universitari", il quale, fornendo un'interpretazione autentica recita: " L'articolo 10, primo comma, numero 20), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, si interpreta nel senso che vi sono compresi i servizi di vitto e di alloggio resi in favore degli studenti universitari dagli istituti o enti per il diritto allo studio universitario istituiti dalle regioni " TENUTO CONTO le conseguenze negative che tale cambio di regime di imponibilità può provocare sui bilanci degli enti regionali, e quindi nei confronti degli studenti che dovrebbero beneficiare dei servizi stessi, poiché gli enti stanno già rivedendo al rialzo prezzi e tariffe dei servizi per il diritto allo studio e riducendo gli investimenti; CONSIDERATO che l'articolo 134 della Direttiva 2006/112/CE, per cui l'esenzione IVA opererebbe solo per servizi "indispensabili per lo svolgimento dell'operazione esentata", e l'incertezza circa la riconducibilità dei servizi di vitto e alloggio di cui all'articolo 2 del Decreto cd "Fiscale" nell'insieme di servizi indispensabili per lo svolgimento dell'operazione esentata imposti dalla normativa europea.
CHIEDE Un intervento di finanziamento ad hoc per le Regioni direttamente interessate dalla norma sopra citata al fine di evitare un decremento di fondi in capo agli enti regionali, tale da inficiare i servizi di diritto allo studio. Una modifica della norma di cui al DL 50/2017, al fine di ristabilire il consolidato meccanismo della detrazione relativamente ai servizi di vitto e alloggio, che si traduce in una maggiore disponibilità di fondi per gli enti regionali da impiegare in servizi per il diritto allo studio da destinare agli studenti.
Il Presidente Anna Azzalin Versione pdf del documento |
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