20 novembre 2015 Roma, 20 Novembre 2015
Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof.ssa Stefania Giannini Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
e p.c. Al Capo Dipartimento Prof. Marco Mancini Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Dott. Michele Moretta Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Loro sedi
OGGETTO: Mozione riguardante la legge di stabilità 2016
Adunanza n.17 del 19 e 20 Novembre 2015
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI ADOTTA A MAGGIORANZA LA SEGUENTE MOZIONE
VISTO il DDL S.2111 in materia di Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016).
VISTO il DDL S.2112 riguardante il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018.
CONSIDERATO che nella legge di stabilità 2016 non viene prorogato il blocco degli scatti stipendiali per i docenti universitari, senza però prevedere un finanziamento integrativo all'interno del Fondo di Funzionamento Ordinario.
CONSIDERATO che all'interno del Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 è previsto un Fondo di Finanziamento Ordinario di 6.904.830.845, in calo rispetto al 2015 di 29,4 milioni per il 2016 e con tagli previsti di 41,2 milioni per il 2017 e 21 milioni per il 2018.
CONSIDERATO che alla voce "efficientamento della spesa per gli acquisti" della legge di stabilità il Governo ha previsto un taglio al MIUR per un totale di 34 milioni di euro l'anno, suddiviso in 20 milioni di FFO e 14 milioni di euro per il FOE.
CONSIDERATO che all'art.33 della legge di stabilità 2016, alla voce "riduzioni delle spese e interventi correttivi dei Ministeri e delle società pubbliche", per il MIUR è prevista la maggiore riduzione di spesa: nella tabella della "Riduzione delle dotazioni finanziarie delle spese dei Ministeri" è previsto infatti un taglio di 220 milioni di euro e 400mila euro per il 2016, di 240 milioni e 400mila euro nel 2017 e di 200 milioni e 400mila euro nel 2018.
CONSIDERATO che all'articolo 28 della legge di stabilità 2016 ("Rafforzamento dell'acquisizione centralizzata") è previsto un taglio preventivo di 28 milioni annuo al MIUR riferito ad un eventuale risparmio ottenuto utilizzando il mercato elettronico della pubblica amministrazione.
CONSIDERATO che all'art. 33, commi 25, 26 e 27 della legge di stabilità 2016 è previsto il recupero delle risorse trasferite alle università tra il 1998 e il 2008 per l'attuazione di interventi di edilizia, e che al 31 dicembre 2014 risultano non ancora spese, per un massimo di 30 milioni di euro, a valere sull'assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario 2016.
RITENUTO che quest'ultima misura sembrerebbe punire quegli Atenei che non sono stati capaci di svolgere una pianificazione edilizia efficiente. Se questo può in parte essere vero per alcuni atenei, è altrettanto vero che nella maggior parte delle situazioni, nell'impedire la piena attuazione dei piani edilizi, e quindi la spesa delle risorse assegnate, intervengono altri fattori, ad esempio le complicazioni che si verificano quando gli interventi sono svolti su edifici storici;
CHIEDE
Che vengano finanziati tramite un incremento di pari entità del FFO gli scatti stipendiali, affinché sia possibile per tutte le università provvedere a programmare gli scatti stipendiali dei docenti, operazione a oggi impossibile se non andando a reperire i fondi necessari a discapito di altre voci di bilancio già programmate degli Atenei. Che le risorse tagliate ai fondi per il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, qualora non dovesse rintracciare difficoltà nel funzionamento ordinario, vengano riassegnate, visto il pesante sottofinanziamento in cui versa il sistema universitario italiano, all'interno del Fondo di Finanziamento Ordinario o del Fondo Integrativo Statale. Che vengano cancellati tutti i tagli previsti al FFO e al FOE. In particolare, si ritiene che le politiche riguardanti il Fondo di Finanziamento Ordinario semplicemente non debbano andare nella sola direzione di cancellare i tagli delle risorse previsti, ma debbano mirare a ristabilire un livello di finanziamento pari almeno a quelli precedenti il 2008. Che venga annullato il provvedimento di restituzione dei fondi per l'edilizia di cui all'art. 33, commi 25, 26 e 27. Contrariamente, è necessario provvedere ad una programmazione edilizia a livello nazionale affinché venga calcolato un reale fabbisogno di finanziamenti statali per l'edilizia universitaria, dato l'impatto significativo che la stessa ha per quanto riguarda la didattica e la ricerca. Va altresì coordinata un'analisi riguardante la riqualificazione degli edifici già in possesso delle università, in particolare di quelli storici per cui si è reso o potrebbe rendersi necessario un intervento della Sovrintendenza per i Beni Culturali.
Il Presidente Andrea Fiorini Versione pdf del documento |
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