20 novembre 2015 Roma, 20 Novembre 2015
Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof.ssa Stefania Giannini Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
e p.c. Al Capo Dipartimento Prof. Marco Mancini Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Dott. Michele Moretta Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Loro Sedi
Oggetto: Mozione riguardante l'esonero dalla prima rata della tassazione universitaria e dalla tassa regionale per il Diritto allo Studio Universitario
Adunanza n.17 del 19 e 20 Novembre 2015
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI ADOTTA ALL'UNANIMITA' LA SEGUENTE MOZIONE
VISTA la Legge 2 dicembre 1991, n. 390 contenente le norme sul diritto alla studio universitario;
VISTO il DPCM del 9 aprile 2001, che disciplina l'uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi dell'art. 4 della legge 2 dicembre 1991 n.39;
VISTO l'art. 5 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 nella parte in cui delega il Governo ad emanare uno più decreti legislativi finalizzati a riformare in attuazione del Titolo V della parte II della Costituzione, della normative di principio in materia di diritto allo studio, al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l'accesso all'istruzione superiore, e alla contestuale definzione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) erogate dalle università statali; VISTO il decreto legislativo 29 marzo 2012 ,n. 68 "Revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma1, lettera a), secondo periodo, e d), della legge 30 dicembre 2010 n. 240, e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti al comma 3, lettera f), e al comma 6;
CONSIDERATO che gli studenti, con il pagamento della Tassa Regionale per il Diritto allo Studio, contribuiscono complessivamente al finanziamento del Diritto allo Studio nella misura di oltre 250 milioni di euro;
CONSIDERATO che con il nuovo DPCM, entrato a regime il 1 gennaio 2015 sul calcolo del parametro ISEE, gli indicatori della situazione patrimoniale e reddituale sono nella maggior parte dei casi aumentati, permanendo però la stessa situazione economica e comportando di fatto l'esclusione dall'acceso ai benefici del Diritto allo Studio Universitario, dovuta al non adeguamento delle soglie massime stabilite dal MIUR di ISEE e ISPE.
CONSIDERATO che questa manovra non ha colpito soltanto gli evasori fiscali ma ha tagliato fuori più di 40000 studenti dalle forme di diritto allo studio, generando nei fatti una massiccia esclusione degli studenti dal percorso formativo universitario.
CONSIDERATO che una conseguenza meno palese ma che andrà a gravare ulteriormente sulla situazione degli studenti è rappresentata dal fatto che questo decreto aumenta indirettamente la contribuzione studentesca media, considerato che gli Atenei non hanno avuto a disposizione un anno di sperimentazione con i nuovi parametri per poter adeguare le soglie delle fasce per il pagamento della contribuzione. Ciò comporterà maggiori esborsi da parte della famiglie degli studenti con un complessivo impoverimento, in controtendenza rispetto all'arricchimento artificiale mostrato dal nuovo ISEE.
TENUTO CONTO della grave crisi economica in cui versa il Paese e le difficoltà delle famiglie a mantenere i figli agli studi, il calo di 58.000 immatricolazioni in 10 anni denunciato dal CUN e l'allontanarsi dall'obiettivo della Strategia di Lisbona di raggiungere il 40% di laureati per l'anno 2020.
RITIENE che a fronte delle risorse liberate dall'esclusione degli studenti a causa del nuovo calcolo dell'ISEE, tali fondi non utilizzati vengano disposti per le misure contenitive a favore di tali studenti.
RICHIAMATO il documento approvato all'unanimità dal CNSU e consegnato al tavolo ministeriale sul tema ISEE il giorno 16 ottobre 2015.
CHIEDE
Al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con apposite coperture finanziarie aggiuntive da parte dello Stato, di fornire specifiche linee guida ad atenei e regioni col fine di:
Il Presidente Andrea Fiorini Versione pdf del documento |
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