Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

2022-2025

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5 marzo 2015

Roma, 5 Marzo 2015

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro

prof.ssa Stefania Giannini

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

e p.c.

Capo di Dipartimento

Prof. Marco Mancini

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Direttore Generale

Dott. Mario Alì

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Dott.ssa Cecilia Frale

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

LORO SEDI

 

OGGETTO: Mozione riguardo la tassazione studentesca

 

Adunanza n.12 del 4 e 5 marzo 2015

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

ADOTTA A MAGGIORANZA  LA SEGUENTE MOZIONE

 

VISTI i recenti interventi normativi, quali la legge n.135 del 7 agosto 2012, che all'Articolo 7 Comma 42 recita: "((All'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1997, n. 306, dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti: «1-bis. Ai fini del raggiungimento del limite di cui al comma 1, non vengono computati gli importi della contribuzione studentesca disposti, ai sensi del presente comma e del comma 1-ter, per gli studenti iscritti oltre la durata normale dei rispettivi corsi di studio di primo e secondo livello. I relativi incrementi possono essere disposti dalle università entro i limiti massimi e secondo i criteri individuati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro il 31 marzo di ogni anno, sulla base dei principi di equità, progressività e redistribuzione e tenendo conto degli anni di ritardo rispetto alla durata normale dei rispettivi corsi di studio, del reddito familiare ISEE, del numero degli studenti appartenenti al nucleo familiare iscritti all'universita' e della specifica condizione degli studenti lavoratori.))";

 

VISTI il sottofinanziamento in cui versa il sistema universitario italiano e il taglio complessivo a partire dal 2009 pari a 1,5 miliardi di euro, che portano gli atenei ad avere sempre meno risorse;

 

VISTO l'indicatore di sostenibilità economico-finanziaria ISEF che, per come è strutturato, può spingere gli atenei ad aumentare le tasse studentesche al fine di aumentare il valore di tale indicatore;

 

CONSIDERATO il disagio provocato dalla crisi, per cui le famiglie si trovano sempre più in difficoltà nello sostenere gli studi universitari;

 

CONSIDERATO il rapporto "Education at a Glance 2013" dell'OCSE, che vede l'Italia come il terzo Paese in Europa per contribuzione studentesca, preceduto solamente da Inghilterra e Olanda;

 

CONSIDERATI i dati del CINECA che documentano un drastico calo delle immatricolazioni negli ultimi anni: nell'anno accademico 2013/2014 il numero degli immatricolati è stato di 260.245, ossia il 3,4% in meno rispetto al 2012/2013, 30.000 studenti in meno rispetto al 2010/2011 e ben 78.237 in meno rispetto al 2003/2004, quando sono stati 338.482;

 

CHIEDE

 

Che si intervenga urgentemente con una riforma con tre obiettivi principali:

 

  • alleggerire il peso relativo della contribuzione studentesca, in particolare sui redditi più bassi, prevedendo per tutti gli atenei una no-tax area per gli studenti con ISEE fino a 21.000 in accordo con le misure di sostegno previsto dal sistema statale di Diritto allo Studio;
  • introdurre un sistema di contribuzione progressiva che uniformi il trattamento a livello nazionale ed eliminare la pluralità di contributi aggiuntivi che vengono richiesti a vario titolo dagli atenei agli studenti;
  • scorporare la contribuzione studentesca dal calcolo dell'indicatore ISEF degli atenei evitando il rischio che gli stessi aumentino tale contribuzione contestualmente ai mancati introiti derivanti dai fondi statali e alla relativa carenza di organico.

 

Che, contestualmente alla riforma della tassazione, venga previsto un rifinanziamento del sistema che compensi la riduzione di gettito derivante dal contributo studentesco per gli atenei;

 

Che, alla luce del fatto che siano attualmente in discussione diverse proposte di legge di riforma del sistema di tassazione universitaria, venga istituito un tavolo con il CNSU al fine di garantire il  suo pieno coinvolgimento  nella definizione di un nuovo sistema di tassazione universitaria.

 

 

 

Il Presidente

Andrea Fiorini



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