30 ottobre 2013 Prot. N. 22626 Alla c.a. Ministro OGGETTO: Mozione riguardante lo sblocco del turnover per il personale universitario
adunanza n. 2 del 29 e del 30 ottobre 2013
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
ADOTTA A MAGGIORANZA LA SEGUENTE MOZIONE VISTO il Decreto legislativo 29 marzo 2012, n.
49 "Disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la
valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli
atenei, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma
1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il raggiungimento
degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo i
principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4,
lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5" e in particolare gli
articoli 4, 5, 6 e 7 in cui si disciplinano gli indirizzi, le
variabili e i parametri da considerare ai fini della programmazione
del fabbisogno di personale e con riferimento alla sostenibilità
della spesa per il personale e per l'indebitamento di ciascuna
Istituzione Universitaria; VISTO l'articolo 58, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 in cui si anticipa, già all'anno 2014, il turnover al 50%, lasciando invariate le disposizioni al 50% per il 2015 e al 100% a decorrere dal 2016; VISTO l'articolo 11 del disegno di legge di stabilità approvato dal Consiglio dei Ministri in data 15 ottobre 2013, in cui si dispone il blocco del turnover al sessanta per cento per l'anno 2016, all'ottanta per cento per l'anno 2017 e al cento per cento a decorrere dall'anno 2018; VISTO il DM 9 agosto 2013 n. 713 "Decreto criteri e contingente assunzionale delle Università statali per l'anno 2013; VISTA la mozione sul DM n. 713, sopra citato, approvata dal CUN nell'adunanza del 23 ottobre 2013; CONSIDERATO che il c.d. blocco del turnover comporta un ridimensionamento della classe docente e il blocco delle possibilità di avanzamento di carriera dei giovani ricercatori, e, unito ai limiti e ai vincoli sull'accreditamento (già citato DM AVA), continuerà a causare la diminuzione dell'offerta formativa dei nostri atenei con un'estensione quasi inevitabile del numero chiuso e un forte ridimensionamento del numero di studenti nelle nostre università; CHIEDE -che nella conversione in legge del DDL Stabilità sia eliminato il suddetto provvedimento; -che nel sistema delle università statali si possa procedere sin dall'anno 2014 all'assunzione del personale docente e di ricercatori a tempo determinato in assenza degli attuali contingentamenti, affinché si metta veramente fine all'impoverimento che ha subito il sistema universitario del nostro Paese negli ultimi anni ad opera dei precedenti Governi e che, finché il turnover non verrà riportato al cento per cento, continuerà rendendo la situazione sempre più critica di anno in anno; -togliere dal comma 1. art.5 del DM n.49 già citato, la contribuzione studentesca nel calcolo del parametro ISEF, al fine di evitare che gli atenei siano incentivati ad aumentare tale contribuzione per ottenere una maggiore quota di punti organico; -che nell'immediato siano attuati meccanismi perequativi volti ad attenuare eccessive distorsioni, come, peraltro, a suo tempo previsto nella ripartizione effettuata nel 2012 e del resto costantemente applicato in sede di ripartizione del FFO; -che, come espresso anche dal CUN, nel riservarsi un'analisi più approfondita e dettagliata degli effetti del Decreto di ripartizione, anche in relazione alla consistente riduzione delle spese di personale già verificatasi negli ultimi anni, si possa giungere ad un momento di confronto fattivo con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca al fine di individuare possibili percorsi correttivi volti ad attenuare gli effetti palesemente sperequativi, conseguenti all'applicazione dell'attuale modello di ripartizione.
Il Presidente
Andrea Fiorini
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