Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

2022-2025

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30 ottobre 2013

Prot. N. 22626
Roma, 30 ottobre 2013

Alla c.a. Ministro
Prof.ssa Maria Chiara Carrozza
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

E p.c. Presidente del Consiglio dei Ministri
Enrico Letta
Presidenza del Consiglio dei Ministri

E p.c. Presidente del Senato
Pietro Grasso
Senato della Repubblica

E p.c. Presidente della Camera
Laura Boldrini
Camera dei Deputati
LORO SEDI

OGGETTO: Mozione riguardante lo sblocco del turnover per il personale universitario

 

adunanza n. 2 del 29 e del 30 ottobre 2013

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

ADOTTA A MAGGIORANZA LA SEGUENTE MOZIONE

VISTO il Decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49 "Disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma 1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4, lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5" e in particolare gli articoli 4, 5, 6 e 7 in cui si disciplinano gli indirizzi, le variabili e i parametri da considerare ai fini della programmazione del fabbisogno di personale e con riferimento alla sostenibilità della spesa per il personale e per l'indebitamento di ciascuna Istituzione Universitaria;

VISTO l'articolo 14, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135, in cui si dispone che all'articolo 66, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, dopo  il comma 13, è aggiunto il seguente: «13-bis. Per il triennio 2012-2014 il sistema delle università statali, può procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al venti per cento di quella relativa al corrispondente personale complessivamente cessato dal servizio nell'anno precedente. La predetta facoltà è fissata nella misura del cinquanta per cento per l'anno 2015 e del cento per cento a decorrere dall'anno 2016. [..]» (percentuale di seguito denominata turnover);

VISTI i vincoli ed i limiti imposti per l'accreditamento dei corsi di studi dal Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013 n. 47, c.d. Decreto AVA, sul monte ore erogabili da ogni ateneo e sul numero massimo di studenti immatricolabili entrambi funzione del numero di docenti;

VISTO l'articolo 58, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98  in cui si anticipa, già all'anno 2014, il turnover al 50%, lasciando invariate le disposizioni al 50% per il 2015 e al 100% a decorrere dal 2016;

VISTO l'articolo 11 del disegno di legge di stabilità approvato dal Consiglio dei Ministri in data 15 ottobre 2013, in cui si dispone il blocco del turnover al sessanta per cento per l'anno 2016, all'ottanta per cento per l'anno 2017 e al cento per cento a decorrere dall'anno 2018;

VISTO il DM 9 agosto 2013 n. 713 "Decreto criteri e contingente assunzionale delle Università statali per l'anno 2013;

VISTA la mozione sul DM n. 713, sopra citato, approvata dal CUN nell'adunanza del 23 ottobre 2013;

CONSIDERATO

che il c.d. blocco del turnover  comporta un ridimensionamento della classe docente e il blocco delle possibilità di avanzamento di carriera dei giovani ricercatori, e, unito ai limiti e ai vincoli sull'accreditamento (già citato DM AVA), continuerà a causare la diminuzione dell'offerta formativa dei nostri atenei con un'estensione quasi inevitabile del numero chiuso e un forte ridimensionamento del numero di studenti nelle nostre università;

CHIEDE

-che nella conversione in legge del DDL Stabilità sia eliminato il suddetto provvedimento;

-che nel sistema delle università statali si possa procedere sin dall'anno 2014 all'assunzione del personale docente e di ricercatori a tempo determinato in assenza degli attuali contingentamenti, affinché si metta veramente fine all'impoverimento che ha subito il sistema universitario del nostro Paese negli ultimi anni ad opera dei precedenti Governi e che, finché il turnover non verrà riportato al cento per cento, continuerà rendendo la situazione sempre più critica di anno in anno;

-togliere dal comma 1. art.5 del DM n.49 già citato, la contribuzione studentesca nel calcolo del parametro ISEF, al fine di evitare che gli atenei siano incentivati ad aumentare tale contribuzione per ottenere una maggiore quota di punti organico;

-che nell'immediato siano attuati meccanismi perequativi volti ad attenuare eccessive distorsioni, come, peraltro, a suo tempo previsto nella ripartizione effettuata nel 2012 e del resto costantemente applicato in sede di ripartizione del FFO;

-che, come espresso anche dal CUN, nel riservarsi un'analisi più approfondita e dettagliata degli effetti del Decreto di ripartizione, anche in relazione alla consistente riduzione delle spese di personale già verificatasi negli ultimi anni, si possa giungere ad un momento di confronto fattivo con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca al fine di individuare possibili percorsi correttivi volti ad attenuare gli effetti palesemente sperequativi, conseguenti all'applicazione dell'attuale modello di ripartizione.

 

Il Presidente

Andrea Fiorini

 



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