Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

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19 aprile 2011

Prot. n. 27

Spedito il 19 Aprile 2011

Roma, 19 aprile 2011

Alla c.a. Ministro

On.le Avv. Mariastella GELMINI

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

E p.c. Direttore Generale

Dott. Marco TOMASI

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

SEDE

Oggetto: Applicazione DM 17/2010 - Università degli Studi di Genova

Adunanza del 18-19 Aprile 2011

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

ADOTTA ALL'UNANIMITÀ LA SEGUENTE MOZIONE

VISTO il Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012.

VISTA la Nota 105 del 27 ottobre con la richiesta di parere riguardo il Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012 a CRUI CUN e CNSU.

VISTA l'Integrazione alla sovracitata richiesta di parere di CRUI, CUN e CNSU con nota del 16 Dicembre 2010, prot. n.128.

VISTO Il Decreto Ministeriale 22 settembre 2010, n.17 (di seguito denominato Decreto) riguardante i "Requisiti necessari dei corsi di studio" (di seguito denominati Requisiti).

VISTA la Nota 20 Dicembre 2010, prot. n.130 riguardante l'attuazione del Decreto.

VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n.240: "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data Venerdì 14 Gennaio 2011.

CONSIDERATO il preavviso concesso alle Università con la Nota del 4 settembre 2009, protocollo n.160, in particolare alla dicitura: "qualora le Università intendano prevedere percorsi formativi che si differenzino tra di loro, per 40 o più crediti, per quanto riguarda le lauree, e per 30 o più crediti, per quanto riguarda le lauree magistrali, dovranno necessariamente provvedere alla istituzione di distinti corsi di studio; negli altri casi, verrà attribuito, per ciascun curriculum attivato, un requisito annuo di docenza pari a 2 unità-anno ulteriori rispetto alle quattro unità-anno richieste per il corso di studio".

CONSIDERATO il diverso peso di una Nota Ministeriale rispetto ad un Decreto Ministeriale.

CONSIDERATA la necessità di modifica degli statuti entro 6 mesi prevista dalla sovracitata Legge 240, precisamente all'art. 2 comma 1.

CONSIDERATO che il CNSU non ha ricevuto la Nota 128 del 16 Dicembre, e che la stessa, è stata emanata successivamente al parere espresso dall'organo, riguardo il Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012, il cui decreto non risulta ad oggi essere stato emanato

Ogni Facoltà, infatti, in seguito al Decreto N.17/2010, sarà costretta a rivedere interamente la propria Offerta formativa a cominciare dall'a.a. 2011/12, effettuando modifiche, operando tagli ai corsi di studio ed eventualmente all'utenza, visto che spesso non sarà possibile coprire con nuove assunzioni il necessario numero minimo di docenti.

Gli studenti rischiano di vedere tagliata l'Offerta Formativa in maniera non utile ai fini della Qualificazione che deve accompagnare la Razionalizzazione del sistema universitario, così come previsto dal Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012. I curricola infatti, che nel Decreto rientrano nel calcolo dei requisiti di docenza minima, in questi anni hanno spesso contribuito ad ampliare e migliorare l'offerta formativa; e il non ragionato "taglio" di alcuni di essi, per rispettare i Requisiti, rischia di limitare l'offerta formativa eliminando i percorsi di studio migliori, o perlomeno non quelli in eccedenza.

Il Dm 17/2010 prevede criteri estremamente restrittivi all'art. 2 punto c, art. 5 e all'allegato B per quanto riguarda la docenza di ruolo; tali requisiti porteranno alla disattivazione del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Sociali e Politiche Sociali della Facoltà di Giurisprudenza dell' Università degli Studi di Genova.

Si tratta di uno dei corsi più frequentati nell' Ateneo Genovese, laurea circa 100 Assistenti sociali professionali l'anno, e conta 715 iscritti: 560 nel triennio, 155 nel biennio di specializzazione. In particolare si tratta dell'unico corso dell' Ateneo Genovese, nonché l'unico in tutta la Regione Liguria, che da agli studenti, previo esame di Stato, la possibilità di iscriversi alla sezione A dell'Albo professionale. Ciò significa che i laureati triennali nella Professione di Assistente Sociale che vorranno proseguire gli studi, dovranno trasferirsi in un'altra università; senza pensare agli studenti iscritti quest'anno al primo anno del corso di laurea magistrale che non potranno avere assicurato lo svolgimento di tutte le lezioni e andranno sicuramente incontro ad un percorso tutt'altro che lineare e soprattutto assai diverso da quello scelto al momento della loro iscrizione.

Essendo il fine dichiarato del DM 17/2010 l'eliminazione dei corsi di laurea inutili e dequalificanti a favore del mantenimento di corsi di laurea idonei a garantire agli studenti una maggiore qualità, appare un evidente controsenso che lo stesso Decreto porti alla chiusura un corso unico nel suo genere, con notevoli prospettive occupazionali, che in gran parte si autofinanzia, che si può considerare quindi di elevata qualità.

CHIEDE

Che per il Corso di laurea Magistrale in Scienze Sociali e Politiche della facoltà di Giurisprudenza dell' Università degli Studi di Genova, essendo corso necessario al soddisfacimento delle esigenze occupazionali della Regione Liguria, il Ministro si impegni a trovare una soluzione concordata con l'Ateneo. Condividendo anche la possibilità di realizzare un piano di rientro ad hoc.

Il Presidente
Mattia Sogaro



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