Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

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  • Home pageMozioni2011D. M. 22 Settembre 2010, n.17 riguardante i “Requisiti necessari dei corsidi studio”, e relativo anticipo dell’entrata in vigore di detti Requisiti con la nota n. 128del 16 dicembre inviata a CRUI, CUN e CNSU; e precisato con la nota 20 dicembre2010, protocollo n.130. - prot. 6 del 18.1.2011;

18 gennaio 2011

Prot. n.6
Spedito il 18 Gennaio 2011

Alla c.a. Ministro
On.le Avv. Mariastella GELMINI
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

E p.c. Direttore Generale
Dott. Marco TOMASI
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
SEDE

Oggetto: Decreto Ministeriale 22 Settembre 2010, n.17 riguardante i "Requisiti necessari dei corsi di studio", e relativo anticipo dell'entrata in vigore di detti Requisiti con la nota n. 128 del 16 dicembre inviata a CRUI, CUN e CNSU; e precisato con la nota 20 dicembre 2010, protocollo n.130.

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

VISTO                       il Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012.
VISTA                       la Nota 105 del 27 ottobre con la richiesta di parere riguardo il Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012 a CRUI CUN e CNSU.
VISTA                       l'Integrazione alla sovracitata richiesta di parere di CRUI, CUN e CNSU con nota del 16 Dicembre 2010, prot. n.128.
VISTO                       Il Decreto Ministeriale 22 settembre 2010, n.17 (di seguito denominato Decreto) riguardante i "Requisiti necessari dei corsi di studio" (di seguito denominati Requisiti).
VISTA                       la Nota 20 Dicembre 2010, prot. n.130 riguardante l'attuazione del Decreto.
VISTA                       la Legge 30 dicembre 2010, n.240: "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data Venerdì 14 Gennaio 2011.
CONSIDERATO      il preavviso concesso alle Università con la Nota del 4 settembre 2009, protocollo n.160, in particolare alla dicitura: "qualora le Università intendano prevedere percorsi formativi che si differenzino tra di loro, per 40 o più crediti, per quanto riguarda le lauree, e per 30 o più crediti, per quanto riguarda le lauree magistrali, dovranno necessariamente provvedere alla istituzione di distinti corsi di studio; negli altri casi, verrà attribuito, per ciascun curriculum attivato, un requisito annuo di docenza pari a 2 unità-anno ulteriori rispetto alle quattro unità-anno richieste per il corso di studio".
CONSIDERATO         il diverso peso di una Nota Ministeriale rispetto ad un Decreto Ministeriale.
CONSIDERATA         la necessità di modifica degli statuti entro 6 mesi prevista dalla sovracitata Legge 240, precisamente all'art. 2 comma 1.
CONSIDERATO         che il CNSU non ha ricevuto la Nota 128 del 16 Dicembre, e che la stessa, è stata emanata successivamente al parere espresso dall'organo, riguardo il Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012, il cui decreto non risulta ad oggi essere stato emanato.

ADOTTA ALL'UNANIMITA' LA SEGUENTE MOZIONE.

 

L'evidente ritardo nella comunicazione dell'entrata in vigore dei Requisiti identificati nel Decreto e la concomitanza dell'attuazione di tali Requisiti con la modifica degli Statuti che sta avvenendo negli Atenei a seguito dell'approvazione della Legge 30 dicembre 2010, n.240 (conosciuta come Riforma Gelmini), rappresenta motivo di grande preoccupazione per i Rettori, per i Presidi e soprattutto per gli studenti.
Ogni Facoltà, infatti, in seguito al Decreto N.17, sarà costretta a rivedere interamente la propria Offerta formativa a cominciare dall'a.a. 2011/12, effettuando modifiche, operando tagli ai corsi di studio ed eventualmente all'utenza, visto che spesso non sarà possibile coprire con nuove assunzioni il necessario numero minimo di docenti.

Gli studenti rischiano di vedere tagliata l'Offerta Formativa in maniera non utile ai fini della Qualificazione che deve accompagnare la Razionalizzazione del sistema universitario, così come previsto dal Decreto Ministeriale sulle Linee Generali d'Indirizzo di Programmazione dell'Università 2010-2012. I curricola infatti, che nel Decreto rientrano nel calcolo dei requisiti di docenza minima, in questi anni hanno spesso contribuito ad ampliare e migliorare l'offerta formativa; e il non ragionato "taglio" di alcuni di essi, per rispettare i Requisiti, rischia di limitare l'offerta formativa eliminando i percorsi di studio migliori, o perlomeno non quelli in eccedenza.

Quello che un attento lavoro delle facoltà dovrà evitare sarà un livellamento e appiattimento delle peculiarità dei diversi Atenei, che dovranno proporre un'offerta formativa omologata e monosettoriale nelle quali le differenze di eccellenza spariranno.

Preso atto dell'intransigenza e della durezza del provvedimento ministeriale, quindi, siamo consapevoli che sarà fondamentale che tutti - docenti e studenti - partecipino all'elaborazione della nuova Offerta Formativa, preservando gli insegnamenti e gli ambiti di studio che più caratterizzano e valorizzano i percorsi formativi, senza tagli indiscriminati o scelte giustificate da altre logiche.
In quest'ottica di coinvolgimento degli studenti, appare ingiusto che il CNSU non sia stato convocato e non abbia ricevuto la richiesta di parere su un Decreto di tale importanza riguardante il percorso di studio degli studenti.

All'interno di questo processo delicato di revisione, rimane un punto delicato: nell'Allegato D del D.M. 17 vengono illustrati i criteri con i quali è necessario ripensare l'Offerta formativa dei Corsi di Laurea e in che modo le Facoltà andranno ad assegnare i crediti a ciascun ambito disciplinare e/o ad ogni singolo settore scientifico disciplinare.
In particolare si legge: "A tal fine, ogni percorso formativo (con riferimento anche ai corsi di studio monocurriculari) deve essere univocamente individuato attraverso la indicazione nella Off.F  -
per ciascun ambito disciplinare di base, caratterizzante e affine/integrativo e in coerenza
con l'ordinamento didattico del corso inserito nella sezione RAD - di tutti i settori scientifico
disciplinari che vengono attivati in tale percorso con i crediti erogati per ciascuno di essi."

L'allegato D può essere suscettibile a due interpretazioni riguardo l'indicazione dei crediti erogati.

 

Secondo l'interpretazione più "ampia", ciascuna Facoltà dovrà indicare al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) il numero di crediti da assegnare a ciascun ambito disciplinare. Questa opzione salvaguarda la possibilità di scelta futura per le Facoltà, e quindi per gli studenti, di quanti crediti assegnare ai settori scientifico-disciplinari, scegliendo quali settori rendere obbligatori e quali a scelta.

In un'ottica maggiormente ristretta, invece, le Facoltà dovranno fin dal principio indicare al Ministero il numero di crediti da assegnare a ogni singolo settore scientifico-disciplinare, bloccando così la possibilità di determinare successivamente i crediti erogati per i settori scientifico-disciplinari. Questa opzione elimina quasi totalmente la possibilità di scelta per lo studente.
Il CNSU esprime vivissima preoccupazione, qualora prevalga l'interpretazione restrittiva, riguardo l'introduzione di un sistema in contrasto con il principio di autonomia, così come sancito dall'art. 33 della Costituzione. Un sistema che rischia di provocare un impoverimento indiscriminato dell'offerta formativa, attraverso la quasi totale eliminazione della possibilità di scelta per le Facoltà, e quindi per gli studenti, i quali vedranno davanti a sé un percorso prestabilito e non adattabile alle proprie esigenze ed inclinazioni.

In estrema sintesi il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

CHIEDE

Pertanto, che vengano posticipati i termini ultimi per la chiusura della sezione RAD e dell'Offerta Formativa, al prossimo Anno Accademico [2012 - 2013], nel seguente modo:

Chiusura sezione RAD                                                     15 Marzo   2012

Chiusura sezione Offerta Formativa                                 31 Maggio 2012

 

Inoltre anche qualora questa proroga non venisse concessa,

IL CNSU CHIEDE:

 

Che prevalga l'interpretazione più ampia fra le possibili sovraindicate; e cioè che ciascuna Facoltà dovrà indicare al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il numero di crediti da assegnare a ciascun ambito disciplinare.
Questo affinchè non avvenga un livellamento e appiattimento dell'Offerta Formativa e della peculiarità dei diversi Atenei, attraverso la quasi totale eliminazione della possibilità di scelta per le Facoltà, e quindi per gli studenti, i quali vedranno davanti a sé un percorso prestabilito e non adattabile alle proprie esigenze ed inclinazioni.
Infatti proprio con l'interpretazione ampia, saranno le Facoltà ad avere la possibilità di scegliere autonomamente ed in un secondo momento i singoli settori scientifico-disciplinari, e il peso attribuito a ciascuno attraverso l'erogazione dei crediti formativi.

 

 

 

Il Presidente
Mattia Sogaro

 

 



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