Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

2022-2025

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  • Home pageDocumenti2024Richiesta di accesso generalizzato a tutti i dati riguardanti accordi di collaborazione tra l’azienda Eni e le Università

12 aprile 2024

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro

Sen.  Anna Maria Bernini

Ministero dell'Università e della Ricerca

gabinetto@pec.mur.gov.it

 

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministro

Prof. Dott. Gilberto Pichetto Fratin

Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica

segreteria.capogab@pec.minambiente.it

 

 

E, p.c.:

Al Segretario Generale

Cons. Francesca Gagliarducci

Ministero dell'Università e della Ricerca

segretariatogenerale@mur.gov.it

 

Alla Direttrice generale della Direzione generale delle istituzioni della formazione superiore

Dott.ssa Marcella Gargano

Ministero dell'Università e della Ricerca

dgistituzioni@pec.mur.gov.it

Al Direttore generale della Direzione

Generale della ricerca

Dott. Vincenzo Di Felice

Ministero dell'Università e della Ricerca

dgricerca@pec.mur.gov.it

LORO SEDI

Oggetto: Richiesta di accesso generalizzato a tutti i dati riguardanti accordi di collaborazione tra l'azienda Eni e le Università

 

Adunanza del 11-12/04/2023

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTO l'art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali"

L'art. 33 della Costituzione della Repubblica Italiana, e in particolare "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. […]".

 

VISTO che sussiste per i cittadini il diritto di accesso alle informazioni ambientali garantito dal decreto legislativo del 19 agosto 2005, n. 195 in attuazione della direttiva comunitaria 2003/4/CEE, di accedere alle informazioni relative all'ambiente in possesso delle Autorità Pubbliche;

 

VISTO l'Art. 40 Legge 33/2013 "Pubblicazione e accesso alle informazioni ambientali" ribadisce che: 1) In materia di informazioni ambientali restano ferme le disposizioni di maggior tutela già previste dall'articolo 3-sexies del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, dalla legge 16 marzo 2001, n. 108, nonché dal decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 195.  2) Le amministrazioni di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 195 del 2005, pubblicano, sui propri siti istituzionali e in conformità a quanto previsto dal presente decreto, le informazioni ambientali di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, che detengono ai fini delle proprie attività istituzionali, nonché le relazioni di cui all'articolo 10 del medesimo decreto legislativo. Di tali informazioni deve essere dato specifico rilievo all'interno di un'apposita sezione detta «Informazioni ambientali»;

 

VISTO che, con il decreto legislativo recante revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblicità e trasparenza correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124 c.d. Decreto Legislativo sulla Trasparenza, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, è stato introdotto nel nostro ordinamento il FOIA "Freedom of Information Acts" (FOIA)", in base ad esse la pubblica amministrazione ha obblighi di informazione, pubblicazione e trasparenza e i cittadini hanno diritto a chiedere ogni tipo di informazione prodotta e posseduta dalle amministrazioni che non contrastino con la sicurezza nazionale o la privacy;

 

VISTO il decreto 33/2013, come modificato dal D. Lgs 97/2016, che chiaramente stabilisce i requisiti per l'istanza di accesso ai documenti amministrativi: "L'esercizio del diritto di cui ai commi 1 e 2 non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente. L'istanza di accesso civico identifica i dati, le informazioni o i documenti richiesti e non richiede motivazione.", chiarendo all'art. 5 comma 2 che «chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto».

 

Con la presente richiesta si intende richiamare il principio sancito dall'articolo 1 del Decreto Legge 33/2013 che definisce la trasparenza come «[...] accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche».

 

CONSIDERATO che l'indipendenza della ricerca e della didattica è fondamentale per garantire un insegnamento di qualità ed obiettivi di ricerca indipendenti e non finalizzati agli obiettivi aziendali;

 

CONSIDERATO che la ricerca per la transizione energetica e la mitigazione dei cambiamenti climatici è fondamentale per il futuro della collettività, e diventa tema centrale di molti progetti di ricerca e borse di dottorato;

 

CONSIDERATO che è noto allo scrivente l'esistenza di accordi quadro stipulati dalle Università nei confronti di aziende si veda a titolo puramente esemplificativo per esempio l'accordo quadro stipulato dall'Università di Bologna con l'azienda Eni S.p.A. ad oggetto attività di ricerca nel campo energetico, firmato nel 2017;

 

CONSIDERATO che oltre ai suddetti "accordi quadro" esistono altri rapporti di collaborazione istituti tra enti privati e Università, definiti come "convenzione" oppure "accordo di collaborazione";

 

CONSIDERATO che la sentenza del Consiglio di Stato del 06.07.2023 n. 6611 secondo cui "la più ampia accezione del concetto di informazione ambientale accessibile, che viene in evidenza anche quando una determinata attività rilevi solo indirettamente rispetto al bene giuridico ambiente assistito, come detto, da una speciale forma di trasparenza e di pubblicità per gli atti e i provvedimenti ad esso riconducibili in via immediata o mediata. Non può essere escluso, pertanto, che accordi o convenzioni tra un soggetto operante in ambito accademico e un'impresa notoriamente leader nel settore energetico rivestano interesse al fine di rendere pubblici e trasparenti gli indirizzi volti a produrre conseguenze in termini di scelte e politiche ambientali, che non si vede perché dovrebbero rivestire carattere di riservatezza";

 

Per mero scrupolo, si segnala che informazioni della stessa entità sono già state richieste e ottenute presso altre università. In particolare, volontari e volontarie di Greenpeace Onlus - identificatisi come cittadini e non come membri della suddetta onlus - hanno chiesto e ottenuto nel corso del 2020 - 2021 i documenti oggetto della presente richiesta da numerosi atenei italiani.

 

CHIEDE

 

Ai sensi dell'art. 5 comma 2 del D. Lgs 33/2013, come modificato dal D. Lgs 97/2016, e della legge 195/2005, l'accesso ai documenti/dati/informazioni sottoindicati comunicando gli uffici presso i quali tali documenti sono conservati e i funzionari responsabili degli stessi, con facoltà di prenderne visione e di estrarne copia:

 

a)     documentazione attestante "accordi quadro" a valenza triennale o quadriennale (o altra durata), "contratti applicativi", nonché "convenzioni" e "accordi di collaborazione" stipulati negli ultimi cinque anni dal presente Ministero dell'Università e della Ricerca e dalle Università italiane con le seguenti aziende/fondazioni:

 

1. Eni S.p.A.

2. Versalis S.p.A.

3. Eni Plenitude

4. Eni Rewind S.p.A (ex Syndial S.p.A)

5. Eni Corporate University S.p.A. (ECU)

6. Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM)

 

b)    documentazione attestante eventuali importi economici (e nello specifico somma dei finanziamenti divisi per azienda e, laddove possibile, divisi per progetto o annualità) ricevuti negli ultimi cinque anni da parte delle seguenti aziende/fondazioni:

 

1. Eni S.p.A.

2. Versalis S.p.A.

3. Eni Plenitude

4. Eni Rewind S.p.A (ex Syndial S.p.A)

5. Eni Corporate University S.p.A. (ECU)

6. Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM)

 

Nel caso in cui la trasmissione dei suddetti atti/documenti/informazioni di cui sopra risultasse troppo onerosa in termini di tempo e costi di elaborazione, si chiede tale documentazione limitatamente agli ultimi tre anni, dando priorità ai documenti in corso nelle annualità 2022-2023.

 

La Presidente

Alessia Conti



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