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Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

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  • Home pageDocumenti2022Riforma del reclutamento e della formazione in ingresso per l’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado

12 luglio 2022

Alla cortese attenzione dell'On. Ministro prof.ssa Maria Cristina Messa
Ministero dell'Università e della Ricerca

e p.c.

Al dell'On. Ministro prof.ssa Patrizio Bianchi
Ministero dell'Istruzione

Al Segretario Generale dott.ssa Maria Letizia Melina
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Al Direttore Generale per la programmazione,
il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Al Direttore Generale dott. Vincenzo Di Felice
per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca
del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

LORO SEDI

Oggetto: Riforma del reclutamento e della formazione in ingresso per l'insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado

Adunanza del 7 e 8 luglio 2022

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTA la legge 28 marzo 1991, n. 120, recante «Norme in favore dei privi della vista per l'ammissione ai concorsi nonché alla carriera direttiva nella pubblica amministrazione e negli enti pubblici, per il pensionamento, per l'assegnazione di sede e la mobilità del personale direttivo e docente della scuola»;

VISTO il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249 recante regolamento concernente la «definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado»;

VISTO il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59 recante «Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione»;

VISTO il decreto legislativo 20 aprile 2020, n. 101, recante «Disposizioni concernenti i concorsi ordinari per titoli ed esami per il reclutamento di personale docente per la scuola secondaria di primo e secondo gradi su posto comune e di sostegno»;

VISTA la Legge 79 del 29 giugno 2022 recante «Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)»;

RICHIAMATA la mozione del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari della seduta n. 4 dei giorni 21, 22 e 23 maggio 2020 «Richiesta di riserva per il titolo di accesso al concorso ordinario per le scuole secondarie di I e II grado»;

RICHIAMATA l'interrogazione del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari della seduta n. 19 dei giorni 28 e 29 aprile 2022 «Abilitazione all'insegnamento nelle scuole e Decreto Reclutamento docenti»;

CONSIDERATA la richiesta del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, avanzata all'on. Ministro dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, di essere tenuto in considerazione durante il periodo precedente alla scrittura del decreto attuativo riguardante il reclutamento e la formazione degli insegnanti;

CONSIDERATA l'intervista rilasciata dall'on. Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi al quotidiano online "corriere.it" del giorno 29 giugno 2022 recante «Formazione dei docenti, decisiva lungo tutto il percorso»;

CONSIDERATE le notizie, emerse a mezzo stampa, riguardo all'imminenza della presentazione del decreto attuativo riguardante il nuovo percorso di formazione degli insegnanti strutturato mediante l'acquisizione di 60 Crediti Formativi Universitari;

 

 

OSSERVA

 

come l'esigenza di una formazione abilitante per la scuola secondaria di I e II grado, da conseguire mediante un percorso di tirocinio abilitante, sia condivisibile oltre che necessaria.

 

Il Consiglio nota inoltre come, nonostante sia stata presentata un'interrogazione riguardo al tema, il Ministero dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Governo e il Ministero dell'Istruzione, non ha ancora motivato il mancato coinvolgimento del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari nella fase precedente all'approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto Reclutamento.

 

Il Consiglio crede infatti che l'incontro, precedentemente richiesto nell'ambito di un incontro tra i rappresentati dei gruppi consiliari  e la ministra dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e per la quale si era ricevuta la disponibilità del Ministero stesso, avrebbe potuto contenere spunti propositivi utili da parte della componente studentesca nell'ambito del reclutamento degli insegnanti e nella formazione degli stessi in ambito accademico.

A questo proposito il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

 

CHIEDE

 

che sia ridotto il numero delle prove selettive per il reclutamento degli insegnanti.
Il numero eccessivo e ridondante di prove selettive, infatti, prolungherebbe eccessivamente il periodo di formazione andando a incidere significativamente sull'età e sulla motivazione dei futuri insegnanti. Si nota inoltre come l'eccessivo numero di prove potrebbe provocare una selezione basata sulle condizioni economiche e disfunzionale su coloro che, non potendo sostenere le spese necessarie (i cui oneri sono previsti solo a carico dei partecipanti), sarebbero costretti a rinunciare ad un periodo di formazione eccessivamente lungo e costoso.

Il Consiglio inoltre chiede di chiarire la struttura del nuovo percorso abilitante e la composizione degli insegnamenti che verranno erogati oltre al tirocinio. A questo proposito il Consiglio considera eccessivo il numero di Crediti Formativi Universitari riservati ai soli insegnamenti di natura pedagogica. Il numero di Cfu in questione dovrebbe, secondo il Consiglio, avere lo stesso peso degli altri insegnamenti previsti nel percorso di formazione. Non si comprende infatti la motivazione di subordinare la preparazione psicologica, antropologica, sociologica e informatica di base allo studio della sola materia pedagogica che dovrebbe avere pari dignità rispetto agli altri insegnamenti.

Il Consiglio chiede che siano previsti specifici momenti di orientamento in ingresso al percorso universitario, sia triennale che magistrale, in modo da preparare gli studenti interessati a intraprendere il percorso di formazione come insegnante per la scuola secondaria a una selezione consapevole dei Corsi di Laurea, dei Crediti Formativi Universitari necessari e dei Settori Scientifici Disciplinari che essi saranno tenuti a conseguire.

Si richiede inoltre che il percorso di formazione degli insegnanti sia accompagnato da un percorso di orientamento in uscita dal percorso universitario che possa informare gli studenti riguardo alle pratiche e le tempistiche riguardanti le Messe A Disposizione, le Graduatorie Per Scorrimento e le prove concorsuali con le quali i futuri insegnanti si dovranno confrontare. Solo in questo modo si potrebbe riuscire ad integrare il percorso universitario con quello successivo scolastico in modo da rendere più fluido il passaggio, obbligatorio, da uno all'altro.

Il Consiglio chiede che non vengano lasciati soli gli Atenei italiani nella creazione dei futuri percorsi di formazione degli insegnanti. La possibilità infatti che Atenei di dimensioni ridotte, vista la grande richiesta di Crediti Formativi Universitari prevista dalla Riforma, rinuncino all'istituzione dei percorsi stessi è giudicata dal Consiglio come un rischio concreto. Ancora una volta sarebbero gli studenti universitari, costretti ad una mobilità ancora maggiore rispetto a quella attuale, a doversi fare carico dei gravosi oneri finanziari.

Si richiede che in tutti gli Atenei italiani sia prevista una forma di rappresentanza studentesca all'interno dei comitati e delle commissioni per la formazione degli insegnanti che vaglieranno le richieste di partecipazione, la composizione dei piani di studio specifici per i percorsi e la validità degli insegnamenti precedentemente sostenuti dai partecipanti.

Il Consiglio si domanda infine quale sia la motivazione per la quale sembra che sia richiesto il superamento di una prova di accesso e di una prova in uscita dei percorsi abilitanti. Si richiede quindi di confermare se questa notizia trovi fondamento e che vengano rimossi i limiti alla partecipazione ai corsi di formazione stessi e che venga ritenuto abilitante il solo superamento degli esami di profitto previsti.



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