Emblema della Repubblica Italiana

Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari

Ministero dell'Università e della Ricerca

2022-2025

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3 maggio 2022

Roma, 29 aprile 2022

 

Alla cortese attenzione

dell'On. Ministra

prof.ssa Maria Cristina Messa

Ministero dell'Università e della Ricerca

 

e p.c.

 

del Ministro dell'Istruzione

Prof. Patrizio Bianchi

 

Alla Segretaria Generale

dott.ssa Maria Letizia Melina

Ministero dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale

per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore

Ministero  dell'Università e della Ricerca

 

Alla VII commissione

per tramite della presidentessa on. Vittoria Casa

Camera dei Deputati

 

Alla VII commissione

per tramite del presidente on. Riccardo Nencini

Senato della Repubblica

 

LORO SEDI

Oggetto: Abilitazione all'insegnamento nelle scuole e Decreto Reclutamento docenti

 

Adunanza del 28-29 aprile 2022

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTO il decreto sul PNRR che alla voce "miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti" e sottolinea l'importanza di un "anno di formazione e prova, mediante una più efficace integrazione tra la formazione disciplinare e laboratoriale con l'esperienza professionale nelle istituzioni scolastiche" ribadendo la necessità di rafforzare l'anno di "formazione e prova", secondo modalità innovative, e di semplificare l'accesso al ruolo dei professori, e introduce anche la nuova "Scuola di alta formazione per dirigenti, insegnanti e PTA";

VISTO che il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Reclutamento che prevede l'avviamento della riforma che definisce le modalità di formazione iniziale, abilitazione e accesso all'insegnamento nelle scuole secondarie di I e II grado;

 

VISTA l'introduzione con tale riforma della "Scuola di alta formazione" che si occuperà dei percorsi di formazione di docenti, dirigenti e personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo, di dettare le linee di indirizzo ed anche di accreditare e verificare le strutture che erogheranno i corsi;

 

CONSIDERATO che secondo le nuove regole per l'ottenimento dell'abilitazione all'insegnamento nelle scuole di ogni ordine è confermata l'introduzione di un percorso universitario abilitante di formazione iniziale, corrispondente ad almeno 60 crediti formativi con prova finale, un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale e un periodo di prova in servizio di un anno. Nello specifico il percorso di formazione abilitante si potrà svolgere dopo la laurea ma anche durante il percorso formativo in aggiunta ai crediti necessari per il conseguimento del proprio titolo. Nella prova finale è compresa una lezione simulata, per testare, oltre alla conoscenza dei contenuti disciplinari, la capacità di insegnamento. L'abilitazione consentirà la partecipazione ai concorsi annuali, il superamento di questi ultimi permetterà di accedere ad un periodo di prova di un anno, in caso di esito positivo, alla fine dei tre step vi sarà l'immissione al ruolo;

TENUTO CONTO che in attesa che la riforma vada a regime circa nel 2025, nel periodo transitorio, è previsto, per coloro che già insegnano da almeno 3 anni l'accesso diretto al concorso, ed in caso di esito positivo il conseguimento di 30 CFU più la prova finale per accedere al ruolo; mentre per coloro che non hanno già un percorso di 3 anni di docenza, il conseguimento dei primi 30 CFU (incluso il tirocinio nelle scuole), per accedere al concorso, più successivi 30 CFU e la prova finale per i vincitori prima di poter passare di ruolo;

CONSIDERATO però l'elevato numero di studenti universitari e di laureati che a partire dal 2017 si sono iscritti ai percorsi per il conseguimento dei 24 CFU, ed anche l'elevato numero di docenti precari attualmente attivi nel mondo della scuola, il cui ruolo è essenziale nel garantire lo svolgimento delle attività didattiche;

RICHIAMATA la mozione approvata dal CNSU il 3 dicembre 2021 avente come oggetto "Interrogazione recante raccomandazioni sull'abilitazione all'insegnamento nelle scuole"

TENUTO CONTO della disponibilità della ministra dell'Università e della Ricerca, Prof.ssa Maria Cristina Messa, ad organizzare un incontro tra il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e il Ministro dell'Istruzione, Prof. Patrizio Bianchi sul tema in oggetto;

CONSIDERATO che tuttavia l'incontro di cui sopra non è avvenuto prima dell'approvazione del Decreto in Consiglio dei Ministri;

 

Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

OSSERVA

Che la modifica delle regole non semplifica l'accesso al ruolo né tantomeno favorisce l'inserimento nel mondo del lavoro, tutelando la qualità della formazione attraverso cospicui investimenti pubblici, e non accoglie le richieste di tutela fatte da questo consesso per coloro che sono già in possesso dei 24 CFU o stanno già insegnando. Come precedentemente affermato, suscita perplessità ogni progetto che preveda l'acquisizione di CFU aggiuntivi prima della procedura concorsuale rispetto al normale percorso di studio definito dalle classi di laurea. Questo graverebbe finanziariamente sulle studentesse e sugli studenti e futuri insegnanti, per la possibile discriminazione che ne deriverebbe dal punto di vista sociale ed economico e per la possibile dilatazione dei tempi per l'accesso al ruolo, nonostante sia prevista la possibilità di collocarli anche all'interno del percorso di studi. Si ribadisce la perplessità di quest'organo in merito agli attuali percorsi di formazione e abilitazione all'insegnamento, ponendosi, conseguentemente, in una posizione fortemente contraria rispetto all'intenzione di innalzamento del totale crediti da acquisire, e reputando la misura poco funzionale all'obiettivo individuato.

Pertanto, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari

CHIEDE

Che vengano recepite le raccomandazioni espletate nella mozione approvata da questo consesso sopra richiamata e che vengano ridiscusse le modifiche introdotte con la riforma.

E in particolare si richiede:

  • che il periodo di formazione per l'abilitazione all'insegnamento, eventualmente costituito da un tirocinio, sia collocato dopo il superamento del concorso per l'accesso al ruolo, e non prima. L'anno di formazione e prova, opportunamente riformato e riorganizzato al fine di garantire l'acquisizione di contenuti pedagogici e didattici, evita l'immissione immediata in classe e permette un rapporto strutturato tra scuola ed università;
  • che sia possibile convalidare gratuitamente i CFU utili al percorso attraverso indicazioni univoche e uniformi su tutto il territorio nazionale, al posto di richiedere l'ottenimento di ulteriori 60 o 30 CFU che ostacolerebbero, sia in termini economici che temporali, l'immissione in ruolo di coloro che sono già in possesso dei 24 CFU o insegnano già da più o meno di 3 anni;

 

INTERROGA

Il Ministero dell'Università e della Ricerca al fine di conoscere quali siano le motivazioni che hanno portato a non dare seguito all'incontro concordato con il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari nella fase precedente all'approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto Reclutamento. Si ritiene infatti che un confronto avrebbe potuto contenere spunti propositivi utili alla riforma del reclutamento degli insegnanti e della formazione degli stessi all'interno del Sistema Universitario Nazionale.

Il Presidente del CNSU

Luigi Leone Chiapparino



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