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  • Home pageDocumenti2020Sottoscrizione dell’Appello alla comunità accademica contro l’imbuto formativo e uniti per il SSN

22 luglio 2020

 

Roma, 24 giugno 2020 Alla cortese attenzione dell'On. Ministro

Prof. Gaetano Manfredi Ministero dell'Università e della Ricerca

 

e p.c.

Al Direttore Generale dott.ssa Maria Letizia Melina

Ministero dell'Università e della Ricerca

LORO SEDI

 

OGGETTO: Sottoscrizione dell'Appello alla comunità accademica contro l'imbuto formativo e uniti per il SSN

Visto l'appello: "Appello alla comunità accademica contro l'imbuto formativo e uniti per il SSN"

Lo stato di crisi del sistema sanitario nazionale, emerso a seguito della veloce diffusione del Covid- 19, non può rimanere inosservato. Nonostante la straordinaria risposta che il nostro SSN è riuscito a dare, è un dato di fatto che si sia trovato a dover affrontare una pandemia globale durante una delle più gravi carenze di organico della sua storia.

Per quanto negli ultimi mesi siano state messe in atto politiche volte al contenimento della pandemia e a un parziale rifinanziamento del SSN, la sanità pubblica si trova a scontare oggi 37 miliardi di tagli negli ultimi 10 anni. Covid-19 ha portato alla luce una grave carenza di personale e risorse il cui ripristino è necessario a rispondere alle esigenze di salute del Paese e a tutelare il carattere universalistico del diritto a cuore tempestive e di qualità. A fronte di una simile condizione, che ha origini precedenti all'emergenza sanitaria di questi mesi e non può essere considerata contingenziale ed emergenziale, risulta evidente l'importanza di investire nella formazione medica per garantire una ripresa e un futuro al nostro SSN.

Dal dibattito parlamentare, tuttavia, emerge che, nonostante il concorso SSM2020 vedrà tra i 23.000 e i 25.000 partecipanti, verranno bandite al massimo 14.000 borse di specializzazione. Inoltre, non si parla di investimenti sulla rete formativa, nonostante la capacità formativa delle scuole specializzazione attualmente non superi le 11.500 unità. Non solo dunque si sta negando a circa

10.000 giovani medici abilitati di poter completare il proprio percorso formativo, ma si sta condannando il SSN a rimanere in una condizione di carenza di organico, gravando sulle spalle di medici e specializzandi.

Alla luce di queste considerazioni, e vista l'ampia disponibilità di fondi per la sanità, ribadiamo

1)   La necessità di un servizio sanitario adeguatamente finanziato, pubblico e accessibile;

2)      L'urgenza del superamento dell'imbuto formativo e dell'ampliamento della rete formativa specialistica con un adeguato sistema di rotazione;

3)     L'importanza che venga garantita una didattica e una formazione specialistica di qualità con adeguati riconoscimenti e tutele.

4)   L'importanza di restituire dignità alla medicina del territorio.

 

Riteniamo sia necessaria una presa di posizione da parte del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e del Ministero dell'Università, ribadendo con decisione il sillogismo che giace tra qualità della formazione ed accesso al diritto alla salute. Si sostenga l'evoluzione della figura del medico in formazione, alla salvaguardia del lavoro di camici grigi, specializzandi e SSN tutto.

Per questo invitiamo i membri del CNSU, del CUN e della CRUI, a partire dalle studentesse e dagli studenti fino ai docenti, ad aderire a questo appello a sostegno di una sanità pubblica di qualità e universale.

 

IL CNSU

 

Aderisce all'appello sopra esposto al fine di rafforzare il nostro Sistema Sanitario Nazionale

 



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