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  • Home pageDocumenti2020Raccomandazione per recepire integralmente mozione del CNSU del 15 Novembre 2019 “Assistenza sanitaria di base agli studenti fuori sede e servizi a tutela del benessere”

23 maggio 2020

Roma, 23 maggio 2020

 

Alla cortese attenzione dell'On. Ministro

prof. Gaetano Manfredi Ministero dell'Università e della Ricerca

 

dell'On. Vice Ministro dott.ssa Anna Ascani

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

dell'On. Sottosegretario Dott. Giuseppe De Cristofaro

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

e p.c.

 

Al Capo Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore

dott.ssa Maria Letizia Melina Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

Al Direttore Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca

dott. Vincenzo Di Felice Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

 

All'On. Ministro della Salute On. Roberto Speranza

 

All'On. Ministro per gli Affari Regionali e le autonomie

On. Francesco Boccia

 

LORO SEDI

 

Adunanza del 21-22-23 maggio 2020

OGGETTO: Raccomandazione per recepire integralmente mozione del CNSU del 15 Novembre 2019 "Assistenza sanitaria di base agli studenti fuori sede e servizi a tutela del benessere"

 

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI

 

VISTO l'articolo 32 della Costituzione;

 

VISTO l'articolo 168 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea;

 

VISTA la legge 23 dicembre 1978 n. 833 recante "Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale" e, in particolare, l'articolo 19 che prevede che "ai cittadini è assicurato il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura" e che "gli utenti hanno diritto di accedere, per motivate ragioni o in casi di urgenza o di temporanea dimora in un luogo diverso da quello abituale, ai servizi di assistenza di qualsiasi unità sanitaria locale";

 

VISTA la dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanità del 30 gennaio 2020 con la quale l'epidemia da COVID-19 è stata valutata come un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

 

VISTA la successiva dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanità del 11 marzo 2020 con la quale l'epidemia da COVID-19 è stata valutata come "pandemia" in considerazione dei livelli di diffusività e gravità raggiunti a livello globale;

 

VISTA la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

 

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020, e in particolare l'art.1 comma 1 lettera a) che dispone che "i soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5°C) devono rimanere al proprio domicilio, contattando il medico curante";

 

VISTE le numerose ordinanze di carattere contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica emesse dal Presidente della Giunta Regionale con efficacia estesa al territorio di competenza recanti disposizioni in materia di assistenza sanitaria per pazienti sospetti Covid-19 e di tracciamento del contagio che prevedono un ruolo centrale dei medici di medicina generale nella cura dei soggetti con sintomi da Covid-19 e/o nella segnalazione del caso sospetto Covid-19 all'Azienda Sanitaria Locale di competenza ai fini del tracciamento;

 

CONSIDERATA l'indicazione ricorrente ai soggetti con sintomi da Covid-19 che si trovino domiciliati al di fuori del distretto sanitario in cui opera il proprio medico curante di rivolgersi al numero unico per le emergenze 112 od al servizio di continuità assistenziale;

 

CONSIDERATA la assoluta necessità di non sovraccaricare le linee telefoniche di emergenza nei territori e nei periodi in cui il virus circola maggiormente se non per reale necessità di soccorso;

 

 

CONSIDERATO l'alto numero di studenti universitari dimoranti in distretti sanitari diversi da quello di domicilio del medico curante;

 

CONSIDERATA la necessità di revocare la scelta del medico curante nominato nel distretto sanitario di provenienza per poter nominare il medico curante in un altro distretto, sovente inserito in un diverso Sistema Sanitario Regionale;

 

CONSIDERATI i tempi e le difficoltà derivanti dal perfezionamento della procedura suddetta e la rinnovata necessità di rinominare un medico curante in caso di rientro presso il distretto di provenienza;

 

CONSIDERATA la stigmatizzazione del comportamento degli studenti fuori sede che intendessero far rientro presso la propria regione di provenienza da parte di numerose autorità, ivi comprese quelle sanitarie locali;

 

CONSIDERATA l'esistenza di protocolli di convenzione tra enti locali, atenei ed aziende sanitarie locali che permettono l'erogazione di prestazioni sanitarie a studenti fuori sede che non abbiano nominato un medico curante presso il domicilio di studio;

 

RICHIAMATA la mozione del CNSU "Assistenza sanitaria di base agli studenti fuori sede e servizi a tutela del benessere" approvata da questo Consiglio in data 15 Novembre 2019;

 

INVITA

 

Il Ministro dell'Università e della Ricerca prof. Gaetano Manfredi:

 

-  ad operare affinché il Governo si faccia carico presso la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di trasmettere alle amministrazioni delle Regioni/PP.AA.

apposite linee guida per l'individuazione di convenzioni tra gli atenei/gli enti locali e le aziende sanitarie locali al fine di permettere l'accesso ai servizi sanitari erogati dai medici di medicina generale presso il domicilio di studio dello studente ivi dimorante per motivi di studio senza necessità di revocare la nomina del medico curante presso il territorio di provenienza;

 

-  a farsi carico di verificare l'adeguatezza di eventuali convenzioni vigenti rispondenti ai suddetti requisiti, al fine dell'erogazione delle cure necessarie a pazienti con patologie derivanti da SARS-CoV 2 e la possibilità di accreditarsi tempestivamente e costantemente in tempi brevi al fine di ricevere le suddette prestazioni.

 

 

 



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